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Crescendo i punti di vista cambiano

Creato il 08 novembre 2012 da Bussola

Le scuole elementari le frequentai a Roma, pur essendo tutta la famiglia originaria di Lecce. I miei lavoravano a Roma, ed era ovvio che le figlie dovessero vivere insieme ai genitori.

Ricordo che mia madre mi preparava come  merenda per scuola un pasticiotto. Li preparava la domenica, ne faceva due o più informate, in modo che fino ad un certo periodo io avessi merende a sufficienti.Aprire la mia cartella e ritrovarmi ogni santo giorno un involucro di fazzoletto che custodiva così gelosamente quel dolce casereccio mi nauseava.Li odiavo quei pasticiotti! Invidiavo le crostatine alla nutella del mulino bianco che  sfoggiavano i tre quarti della mia classe. Dovevano essere delizia pura, ma a me erano vietate. Se ne facevo cenno a mia madre mi rispondeva-      -  Bleah sono piene di conservanti!

Arricciava il naso e l’argomento era chiuso. Non c’era possibilità di inserirsi con un’ arringa a favore dei diritti del bambino nel mangiare le crostatine alla nutella.Odiavo anche i biscotti presi dal forno a legna di Lecce. Ne salivamo in macchina nelle nostre transumanze in vari bustoni, in modo che avessi scorte a sufficienza per le mie  colazioni romane.-   Sono buonissimi – diceva mia madre – sono li stessi biscotti che mangia tua cugina a Lecce-        -E chi se ne frega!!!!  - avrei voluto rispondere io. Per rispetto a mia madre non l’ho mai detto. Mi limitavo a bisbigliare un “a me non piacciono” scivolato tra i denti, in silenzio, in sordinaOra da adulta, il mio punto di vista è cambiato. Ho capito le ragioni di mia madre di allora e ironia della sorte le ho sposate.Provenendo da un’azienda agricola, di principale impatto olivicolo, ho imparato ad apprezzare i frutti della terra, le cose genuine, fatte in casa, da mia madre, mia sorella o me.Per il ponte dei morti sono ritornata da Roma dove vivo, nella mia casa natale. Un viaggio che nella mia vita avrò fatto almeno mille volte.Mi sono riunita alla mia famiglia d’origine, a mia madre, mio padre il mio cane. Sono stata bene, ho staccato la spina dalla vita di tutti i giorni.E’ appena iniziata la raccolta delle olive e io, mia sorella e Fab non potevamo esimerci da farne parte, per gioire dei nuovi frutti della terra, dei nuovi raccolti e di un nuovo anno che ci si augura tutti che sia di prosperità.

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