Crescere “inventori” nelle scuole steineriane

Da Psychomer
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Azzurra Spreafico
giugno 22, 2010Posted in: pedagogia

Il nostro scopo è di preparare giovani uomini e donne che fuori da sè stessi sono in grado di conferire senso e direzione alla propria vita”  afferma Steiner.

La frase mostra lo scopo principale dell’educazione steineriana: ovvero educare gli uomini a CREARE.

Essa infatti afferma che il sistema educativo non ruota intorno alle professioni di cui la società ha bisogno, ma parte da CIO’ CHE E’ DENTRO AL BAMBINO, IN QUANTO POTENZIALITA’ che va sviluppata al massimo. Scrive infatti Steiner  che “In ogni essere umano esistono facoltà latenti attraverso le quali egli può giungere alla conoscenza del mondo dello spirito.. Chi li ascolta ha diritto di dire «Queste esperienze di cui mi parlano, io pure le posso avere, se sviluppo talune forze che ancora dormono in me». Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà”

POICHE’ OGNI BAMBINO E’ DIVERSO, VI SARANNO POTENZIALITA’ E STRATEGIE  diverse PER FARLE  EMERGERE !

Questa diversità è un elemento arricchente e caratterizzante la persona umana che, con il suo agire, sa modificare e creare il mondo stesso.

Come si ottiene tutto cio?

Inanzitutto occorre che il bambino sia in grado di comprendere e accogliere il mondo esterno e questo si ottiene affinando i cinque sensi, inizialmente, e passando lentamente alla metariflessione su sè stessi, sugli altri e sul mondo (come è fatto e come “vive”). Inoltre, poichè lo scopo è potenziare ogni soggettività: le caratteristiche di questa, ovvero l’originalità, l’unicità e l’irripetibilità saranno le stesse del suo agire nel mondo e con il mondo.

Il metodo steiner prevede perciò che nelle scuole vi sia particolare attenzione alla spontaneità, alla creatività, all’espressività e all’iniziativa personale.Potrebbero, a questo punto, sembrarci solo belle parole; in realtà queato viene messo concretamente in atto, ruotando intorno al trittico steineriano dell’educazione di “cuore, mani e testa”.

Come?

  • niente libro di testo: il libro passivizza. L’alunno inizialmente crea il proprio libro in classe con il maestro e lo trascrive, dapprima per dettatura e poi da solo, sul proprio quaderno.
  • largo uso della pittura e del disegno per ogni materia: dall’immagine concreta e sensibile alla riflessione concettuale.
  • numerose lezioni di musica
  • educazione all’ EURITMIA, ovvero “l’arte del movimento che rende visibili musica e parole”
  • lavori manuali come l’uncinetto, il ricamo, la creazione di costumi o la creazione di oggetti in legno
  • pagelle senza voti
  • lezioni “connesse” ovvero si tratta un tema, ad esempio “l’albero”, articolato nelle discipline diverse: nella letteratura, nella scienza, nella matematica, nella storia, nella geografia, nella musica, nell’arte…

Questo permette ai bambini di essere educati all’UNITARIETA’, piuttosto che alla frammentazione delle conoscenze, e all’accoglienza DI TANTI PUNTI DI VISTA, piuttosto che alla soluzione a senso unico. Due qualità che alla società di oggi servono sicuramente.

Nel video seguente è possibile capire a fondo come si fa scuola col metodo steineriano.

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Azzurra, Pedagogista e educatrice professionale laureta in scienze dell'educazione e laureanda in scienze pedagogiche. Se vuoi sapere altro di me leggi alla pagina -chi siamo- oppure aggiungimi in facebook (Azzurra Spreafico). ecco la mia email, nel caso tu voglia contattarmi: azzurra.zazu@virgilio.it Sito personale: www.pedagogistaleccobrianza.it

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