Magazine Diario personale

Crescere piccoli abitanti del mondo

Creato il 10 agosto 2014 da Daniela Gallucci @malaikadany

Chi mi conosce lo sa bene, non sono nata per vivere sempre nello stesso posto e casa mia è il mondo.. Posso sentirmi a casa a Parigi tanto quanto a Malindi, in Italia o in Olanda, ovunque mi sposto mi adatto facilmente al mio nuovo luogo.

Come le rondini.

Nonostante ciò sono cresciuta in Italia e da italiana (sicuramente molto atipica) e tutt’ora l’italiano è la lingua con cui comunico più facilmente. Ma vivendo all’estero in un paese multiculturale come l’Olanda e conoscendo tante persone dalle diverse nazionalità mi rendo conto della gran fortuna che ha mia figlia nel crescere circondata da tanta diversità: a partire dalla sua crèche ( asilo da 0 a 4 anni) dove i suoi compagni sono bambini provenienti da ogni angolo del mondo e spesso da genitori di diverse nazionalità.

Viaggio in India

Vivendo in un paese straniero la capacità di adattamento di ognuno prende il sopravvento, e un bambino che sta imparando a vivere nel mondo non può che coglierne grandi benefici.

Noi abbiamo già vissuto in tre paesi diversi da quando siamo una famiglia e ora che siamo in Olanda – una sorta di no man’s land per noi – stiamo facendo di questo Paese la nostra nuova casa: non ci apparteneva, era lontano anni luce da noi, e pian piano ora stiamo imparando ad apprezzarlo e a considerarlo casa.

scheveningen boulevard

Quando mi capita di tornare in Italia, mi sento spesso dire “che fortuna che vivete in Olanda.. quante lingue parla la piccola..hai imparato l’olandese? Come fai a vivere senza bidet? Vi siete fatti degli amici?”

Sì credo che il regalo più bello che potevo fare a mia figlia è crescerla qui dove parla già perfettamente tre lingue, ha amici da ogni angolo del mondo, mangia dai broccoli alla pizza e dal chapati ai fagioli, può vestirsi da principessa quando lo desidera e non si preoccupa di quattro gocce di pioggia. E sì, si vive anche senza bidet e ci siamo fatti molti amici cari, una sorta di famiglia all’estero, dove tutti si fanno sostegno a vicenda creando una specie di grande famiglia allargata.

amici

In tutto questo seppur una parte di me è sempre orgogliosamente falconarese, un’altra parte di adozione africana, mi sento cittadina del mondo,orgogliosa di essere arrivata dove sono e felice di dare una grande opportunità alla piccola!


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