Sono state le stesse piccole vittime a disegnare i maltrattamenti subiti all’asilo di Altopolesine, Occhiobello, in provincia di Rovigo.
Violenze per le quali, adesso, è indagata l’insegnante, 57 anni. La donna, avrebbe legato le mani ai piccoli, li avrebbe sculacciati e avrebbe tappato loro la bocca con del nastro adesivo tra il 2009 e il 2010 e, in questo lasso di tempo, una delle vittime era il suo stesso figlio.
L’indagine della procura è stata avviata dopo che i genitori, insospettiti tanto dai comportamenti insoliti dei propri figli, quanto dai loro disegni a volte davvero preoccupanti, hanno chiesto al preside, Nicola Marchetti, di allontanare la maestra.
Il dirigente, trasferita la maestra, ha avviato un’indagine interna congiunta a quelle delle forze dell’ordine.
L’inchiesta resta ancora aperta ma pare che le accuse sarebbero state confermate anche da una perizia psicologica fatta ai bambini da uno psicologo infantile.
E se l’educatrice utilizzava del nastro adesivo per tappare la bocca ai piccoli monelli, le sculacciate, secondo la donna, servivano solo a “spolverare il sedere”.
Oggi, rispetto alle indagini, la maestra si dice tranquilla.
Marina Angelo