Salvatore D’Antoni, ex ragioniere generale del Comune di Cefalù, è stato licenziato in tronco.
L’accusa è di aver e firmato falsi mandati di pagamento per 150 mila euro.
Soldi che trovavano residenza, però, anche sul conto personale di un’amica, Maria Fertitta, anch’essa dipendente comunale.
Il caso era venuto a galla nel 2005 e la Procura della Repubblica di Termini Imerese con la Procura regionale della Corte dei conti, hanno aperto un’inchiesta.
D’Antoni, ha patteggiato la condanna, divenuta definitiva e rimborsato al Comune parte dei fondi di cui si era appropriato lui stesso sperando, così, di evitare il licenziamento.
Ma il sindaco Giuseppe Guercio ha firmato il provvedimento per il licenziamento mentre prosegue il procedimento della Corte dei conti per danno erariale.
Marina Angelo