Crimea, si allargano le proteste filo-russe in Ucraina

Creato il 03 marzo 2014 da Candidonews @Candidonews

La borsa russa è crollata dell’11%. Le manifestazioni pro-russe si allargano in buona parte dell’Ucraina sud-orientale. Si è parlato di un ultimatum di Putin all’Ucraina, poi smentito. La Crimea continua ad essere ‘presidiata’ dall’esercito russo o da milizie ad esso riconducibili. Oggi la borsa di Mosca ha perso il 10%. Contro la #guerra gioca molto di più questo dato che le minacce di Ue, Obama o Nato.

22.40 – Riepilogo del Guardian da Donetsk, Lugansk e Odessa, dove oggi ci sono state manifestazioni pro-russe e assalti agli edifici governativi locali.A Donetsk un centinaio di persone sono entrate nell’edificio dell’amministrazione regionale e hanno issato una bandiera russa sul tetto. Diverse centinaia di persone hanno sventolato bandiere russe urlando slogan separatisti e poi hanno annunciato la creazione di una loro amministrazione regionale guidata da Pave Hubarev. A Lugansk circa 400 persone sono entrate nella sede dell’amministrazione locale con bandiere della Russia e del partito Russia Unita, dicendo di non riconoscere il nuovo governo di Kiev e chiedendo l’intervento armato di Putin. A Odessa circa 3000 pro-russi hanno manifestato fuori dall’edificio del governo: alcuni sono entrati e hanno interrotto una sessione del parlamento locale, rotto finestre e ferito alcuni impiegati. Anche qui i manifestanti hanno issato la bandiera russa sul tetto. Poi ci sono stati scontri tra i manifestanti pro-russi e centinaia di attivisti pro-ucraini che nel frattempo erano arrivati alla sede del parlamento. Il New York Times ha pubblicato un video che raccoglie alcune immagini girate oggi a Donetsk e Odessa.

22.10 – Il giornalista del Guardian Ed Pilkington ha raccontato che all’incontro del Consiglio di Sicurezza dell’ONU Vitaly Churkin, rappresentante della Russia, ha presentato agli altri membri del CdS una lettera dell’ex presidente Viktor Yanukovych, ora in esilio in Russia. Nella lettera, Yanukovych invita il presidente Putin a usare l’esercito per invadere alcune parti dell’Ucraina. La lettera dice:

«Come legittimo presidente eletto, dico che gli eventi a Kiev hanno portato sull’orlo di una guerra civile. I diritti della popolazione della Crimea sono minacciati. Sotto l’influenza dei paesi occidentali, vengono fatti atti di terrore. Dovrei chiedere al presidente russo Putin di usare le forze armate della Federazione Russa per stabilire la pace e difendere la popolazione dell’Ucraina.»

La crisi in Crimea ha condizionato la giornata delle principali borse europee, che hanno quasi tutte chiuso in negativo. La borsa di Mosca ha perso circa l’11 per cento e la banca centrale russa ha speso l’equivalente di 10 miliardi di dollari di proprie riserve per sostenere il rublo.

Si parla di forte presenza di elementi neonazisti nel nuovo governo di centro-destra succeduto a quello di Sinistra filo-Yanukovic. Non è proprio così:

“I manifestanti di Maidan e i ministri del nuovo governo ucraino sono tutti nazisti”
Non tutti, anzi. Una componente importante delle proteste degli ultimi tre mesi è il partito Svoboda. Quando venne fondato, nel 1991, era un partito apertamente neo-nazista (si chiamava “Partito Nazionale e Sociale dell’Ucraina” e il suo simbolo era una svastica vagamente mascherata). Nel corso degli anni le sue posizioni sono state considerevolmente moderata, ma tuttora i suoi leader si lasciano andare ad espressioni di antisemitismo. Svoboda oggi è un partito ultra-nazionalista e di estrema destra e alle ultime elezioni ha ottenuto il 10 per cento dei voti. Nel corso delle proteste degli ultimi tre mesi i manifestanti più organizzati e meglio armati (e i più violenti) appartenevano a Svoboda.

Nonostante l’importanza della forza di auto-difesa di Maidan, composta in buona parte da membri di Svoboda, l’estrema destra non ha molti rappresentati nel nuovo governo. Il ministro della Difesa, Andriy Parubiy (molto attaccato da media russi negli ultimi giorni), è uno dei fondatori di Svoboda, ma alle ultime elezioni è stato eletto con il partito di Yulia Tymoshenko (qui potete trovare una breve biografia di tutti i membri del nuovo governo). Secondo diversi analisti, l’attuale governo rappresenta bene la coalizione di centro e centro-destra che è stata al centro delle proteste e in particolare è considerato molto vicino a Tymoshenko.

fonti:

http://www.ilpost.it/2014/03/03/live-crisi-crimea-russia/

http://www.ilpost.it/davidedeluca/2014/03/03/5-cose-sullucraina/


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