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“Amato dai registi e dai giovani… Philippe Djian è, a dispetto di tutti e di tutto, uno scrittore. Uno scrittore vero” (Le Monde)
Quando si fa più concreta l’ipotesi di dover prendere in casa il vecchio padre, malato di Alzheimer, che nessuno ha in simpatia e che pare nascondere un terribile segreto, la situazione sembra sfuggire del tutto al suo controllo.
Anche sulla scena di Criminali, secondo romanzo della trilogia di Philippe Djian legata al fiume Sainte-Bob, si muovono personaggi inquieti, alle prese col dolore e la rabbia, tutti colpevoli nei confronti della propria vita.
Un ordito di relazioni e sentimenti sostenuto dalla lingua e dall’ironia spietata che solo il grande scrittore francese è in grado di infondere nell’animo dei suoi personaggi alla deriva.
Nato a Parigi nel 1949, Philipe Djian è definito dalla critica un fuoriclasse della letteratura contemporanea. Fin dagli anni 80 si è imposto come scrittore non conformista, diventando un autore di culto, considerato oggi l’erede francese della beat generation. Campione d’incassi a ogni nuovo libro, alcuni suoi romanzi sono diventuti dei film: da 37°2 al mattino, che lo ha reso celebre nel mondo, il regista J.J. Beineix ha tratto il film Betty Blue, mentre Imperdonabili ha ispirato l’ultimo film di André Techiné.
Criminali, pubblicato da Voland, è disponibile in libreria al prezzo di Euro 15,00. E’ il secondo capitolo di una trilogia di cui fanno parte Assassini, edito sempre da Voland nel 2012, e Sainte-Bob, di prossima pubblicazione.