Dopo aver fatto incetta di consensi su PC e console di vecchia generazione, Overkill tenta il colpo della vita anche su PS4 e Xbox One
Uscito originariamente nell'estate 2013 su PC, PlayStation 3 e Xbox 360, PAYDAY 2 da allora ha ricevuto qualcosa come cinquanta aggiornamenti. "A pensarci è pazzesco, abbiamo avuto una media di tre update al mese. Forse soltanto Team Fortress 2 ha beneficiato di un maggior numero di aggiunte", ci ha detto il Producer del gioco Almir Listo, che tempo fa avevamo intervistato via mail e che in occasione di una recente prova sul campo della versione PlayStation 4 di PAYDAY 2: Crimewave Edition abbiamo avuto il piacere di incontrare di persona.
In effetti stavamo pensando anche noi che, a parte il sempreverde titolo competitivo di Valve, è difficile farsi venire in mente altri sparatutto in prima persona che abbiano ricevuto un supporto paragonabile. Quantomeno osservando il mercato recente. E non possiamo non essere d'accordo con il portavoce di Overkill Studios anche quando ci invita a riflettere sul fatto che questa edizione per console di attuale generazione è un'operazione dalla natura diversa rispetto alle tipiche remastered a cui, purtroppo, ci stiamo abituando: "solitamente quel tipo di iniziativa avviene quando la parabola di un gioco è sostanzialmente volta al termine. Si prende, si impacchetta il contenuto base assieme ai DLC usciti e tanti saluti. Abbiamo supportato massicciamente PAYDAY 2 per quasi due anni e anche se abbiamo annunciato di essere al lavoro su altri progetti prestigiosi (il gioco su licenza di The Walking Dead, NdR) abbiamo già pianificato di aggiornarlo con simile frequenza per almeno altri due. Chi acquista la Crimewave Edition metterà le mani su un titolo nel pieno della sua vita, con la prospettiva di un lungo futuro di fronte a sé".twittalo! Abbiamo provato PAYDAY 2: Crimewave Edition. Una riedizione all'altezza delle aspettative?
Intesa fra criminali
Che lo studio svedese sia composto da gente che ha davvero idea di come si gestisca una proposta multiplayer, prestando costantemente orecchio alle richieste del pubblico, si evince anche da altri aspetti. Il primo è il prezzo di lancio: PAYDAY 2: Crimewave Edition verrà venduto a un importo di listino di 49,99 euro in edizione scatolata e 35 euro in digital delivery. Una soglia che si pone felicemente in linea con quella che può essere la percezione dell'utenza riguardo un gioco "già uscito", sebbene comprensivo di buona parte dei contenuti aggiuntivi rilasciati finora. Una seconda faccenda che aiuta a far capire quanto Overkill cerchi di essere il più possibile in sintonia con la community è la conferma da parte di Listo che anche su console di attuale generazione continuerà la sua mirabile politica sui DLC, che saranno giocabili anche da chi non li ha comprati.
"Dividere la base utenti è una cosa che va contro gli interessi di tutti, tanto quelli del giocatore quanto quelli di noi sviluppatori, generando crepe che possono attentare alla longevità di un titolo multiplayer", ci ha spiegato il rappresentante di Overkill Software, facendoci domandare perché molti colleghi e publisher ancora non lo capiscano o, pur avendolo afferrato, preferiscano comunque farsi i conti i tasca diversamente. DualShock 4 alla mano abbiamo ritrovato lo stesso PAYDAY 2 di sempre, ovvero quella che è probabilmente la migliore rielaborazione della filosofia di Left 4 Dead, declinata con una struttura e un'attitudine personali, che catturano davvero a meraviglia il mix tra tensione e adrenalina che caratterizzano i colpi criminali così come abbiamo imparato a conoscerli grazie alla tradizione dell'intrattenimento cinematografico e televisivo (e qualche volta non solo). Media a cui si strizza l'occhio di continuo, con uno stuolo di omaggi più o meno espliciti, coronati dalla partecipazione di Giancarlo Esposito (l'indimenticabile Gus di Breaking Bad) nei panni di uno dei committenti. Un titolo che richiede acume tattico, spirito collaborativo e il sangue freddo necessario per gestire qualsiasi situazione, anche e sopratutto gli imprevisti, ripagando con tantissime soddisfazioni, pure nel lungo periodo, grazie a una varietà di missioni che ha ormai dell'enciclopedico e a un fitto sistema di sviluppo del proprio personaggio. Tutto bene, dunque? Sì, ma con un po' di rammarico per la realizzazione tecnica. Su PlayStation 4 il gioco è sì a 1080p e con una resa sicuramente superiore alle versioni per le console di vecchia generazione per texture e rifiniture, ma gira a 30 fotogrammi al secondo. Una scelta che fa storcere il naso già in partenza, dato che parliamo di un quadro tecnico che nel complesso rimane modesto e superato, e che lo fa storcere ancora di più alla luce del fatto che, per quanto provato, sull'ammiraglia Sony il gioco non appare nemmeno in grandissimo spolvero, specie per quanto riguarda la pulizia video e certi dettagli. E per quanto riguarda la versione Xbox One, invece? Non abbiamo potuto toccarla con mano ma Almir ci ha voluto assicurare che stanno lavorando sodo per offrire la stessa esperienza, al punto che secondo lui "la questione più importante che dovrete porvi nel valutare quale tra le due edizioni comprare sarà su quale piattaforma avrete più amici a disposizione". C'è poco da fare, parlerà anche per ovvi interessi promozionali, ma Listo ha indovinato un'altra dichiarazione saggia e totalmente condivisibile.