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Criminalità e detenuti in Italia: confronto tra italiani e stranieri

Creato il 11 aprile 2011 da Paopasc @questdecisione
Criminalità e detenuti in Italia: confronto tra italiani e stranieriSu un totale di 531 mila persone denunciate 124 mila sono stranieri, dati ISTAT del 2005. A quella data gli stranieri in Italia erano (ufficialmente) 2,67 milioni mentre la popolazione residente in Italia era di 58,751 milioni. Se togliamo gli stranieri diventano 56,081 milioni. Il 4,64% degli stranieri è stato denunciato a fronte dello 0,74% degli italiani. Ovvio che, osservando bene i dati relativi alla popolazione straniera in Italia, predominano gli individui tra 18 e 64 anni, quindi bisogna considerare la sola popolazione  tra 20 e 64 anni: gli italiani in questa fascia d'età sono 36,55 milioni, a tutto il 2005, mentre gli stranieri nella fascia 18-64 anni sono circa 2 milioni.  A questo punto, le nuove statistiche dicono che i denunciati stranieri sono il 6,2% della popolazione straniera mentre i denunciati italiani sono il 1,1% della popolazione italiana di riferimento. Chiaro che probabilmente le due popolazioni non sono omogenee dal punto di vista della suddivisione maschi femmine, ma anche considerando la sola popolazione maschile di 18,2 milioni la percentuale di denunciati è pur sempre il 2,2%.

Criminalità e detenuti in Italia: confronto tra italiani e stranieri

ISTAT [1]


Criminalità e detenuti in Italia: confronto tra italiani e stranieri

ISTAT [2]


Criminalità e detenuti in Italia: confronto tra italiani e stranieri

ISTAT [3]


Criminalità e detenuti in Italia: confronto tra italiani e stranieri

ISTAT [3]


Stesse considerazioni per i detenuti. Nel 2005 erano detenute, in tutto, 59.523 persone, tra maschi, femmine e italiani e stranieri, di cui 19.836 stranieri. La relazione tra detenuti italiani-stranieri e popolazione  italiana-straniera è di 3 a 1 per quanto riguarda i detenuti italiani rispetto ai detenuti stranieri, però il rapporto nella popolazione tra italiani e stranieri  è di 21 a 1. Questo significa che la percentuale di stranieri detenuti effettiva rispetto a quella attesa (immaginando un tasso di carcerazione simile a quello degli italiani) è 7 volte superiore.Rispetto a questi dati, che non vogliono avere il crisma dell'ufficialità ma solo gettare uno sguardo d'insieme alle cose, si può dire che l'ingresso degli stranieri in Italia significa anche un aumento di criminalità? Che i tassi di criminalità degli immigrati e il numero dei detenuti stranieri è notevolmente superiore, in percentuale,  a quello autoctono?Se è vero, quale spiegazione si può fornire?
Rif. Tavole ISTAT
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COMMENTI (1)

Da dutur
Inviato il 11 giugno a 00:19
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http://it.paperblog.com/criminalita-e-detenuti-in-italia-confronto-tra-italiani-e-stranieri-333679/

Capisco che ci sia sulla rete la libertà di espressione ma qua siamo di fronte ad un palese esercizio di IGNORANZA STATISTICA. I valori assoluti dell'Istat sull'incidenza della criminalità sono incontestabili, è il suo mestiere. Ma il confronto tra stranieri ed italiani è RIDICOLO e MISEREVOLMENTE RAZZISTA. Quando si effettua il test di ammissione alla Scuola di Statistica ed Epidemiologia si chiede cosa sia il CASE-MIX. Ecco qua siamo di fronte ad un grave problema di confronto tra due case-mix totalmente sballati. L'autore confronta PATATE e CIPOLLE. Per una operazione CORRETTA bisogna dare omogeneità al confronto. Prima di tutto al gruppo italiani togliamo ANZIANI, MALATI, BAMBINI.... e altro... Inoltre i due gruppi per essere confrontati devono avere in comune: età media, stato occupazionale, reddito, scolarità, precedenti penali o reati reiterati. Inoltre si deve porre i due gruppi nelle stesse condizioni di extraterritorialità, quindi solo italiani all'estero confrontati con un gruppo omogeneo di extra in Italia. Mi spiace....

Si voleva dare il solito messaggio razzista che come sempre è figlio di palese ignoranza.. in questo caso statistica... Saluti Nulla di personale.