Crimine politico della Regione: voler chiudere il laboratorio Arpa. E il Comune dopo un anno di turbinose indiscrezioni non ha fatto nulla. In compenso attacca il Pd

Creato il 04 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Da circa un anno si sente dire che il laboratorio dell’Arpa di Cremona potrebbe essere chiuso.

Perri Knize, nel romanzo “Piano solo” è un’affermata giornalista che a quarantatre anni sente il desiderio di imparare a suonare il pianoforte e diventare una vera pianista, ritrovando così dentro di sé la passione per la musica trasmessale dal padre durante l’infanzia e da lei abbandonata per seguire altre strade di vita e di lavoro. Si nota lo sguardo malinconico ma intelligente di Perri Knize

Ormai appare anche una data: 11 gennaio. Si sa che i controlli ambientali non sono tenuti in gran pregio dalla Regione Lombardia. D’altra parte nemmeno in Provincia e in Comune ci si adopera granché, anzi. Mentre Salini chiama “lungaggini burocratiche” i controlli ambientali e lascia che i dipendenti del settore Ambiente subiscano pressioni e addirittura telefonate dagli imprenditori, e ascoltino frasi come “ho preso un aperitivo con l’assessore e mi ha detto che tutto va bene, perché è chiusa la pratica?”, il laboratorio Arpa sta anche peggio. L’assessore all’incoerenza Francesco Bordi si dichiara preoccupato e attacca l’opposizione, come fosse l’opposizione ad avere responsabilità del nulla di fatto. C’è Formigoni all’opposizione? E’ il Pd che ha nominato Beati? L’idea di chiudere il laboratorio è del Pd? Al contrario: il Pd ha presentato un’interrogazione per sapere che cos’ha fatto il Comune per evitare la chiusura del preziosissimo laboratorio. Ma ai Bordi del giornale non c’è nulla, neanche una lettera, un pesce da incartare, niente, solo vento e deserto, con il laboratorio di Brescia sullo sfondo: inviare ogni campione costerà 160 euro tutto compreso e l’esito arriverà sempre troppo tardi. Tagliare un laboratorio e rallentare i controlli ambientali è un crimine politico. Dirsi preoccupati, come fa Bordi, è davvero poco e non fare nulla ci terrorizza, anche perché la Regione usa i soliti toni Bruschi. Va male anche per Francesco Bordi dipendente Arpa: perché non difende l’agenzia per la quale lavora? E’ il suo lavoro. Stavolta il conflitto d’interessi sarebbe a fin di bene. Invece si legge sul giornale tollerante con l’estrema destra che il sindaco Perri prende impegni e Bordi si preoccupa. Agire e fare? No, si rinvia, si demanda, si delega, si insabbia, si lascia fare; la Regione che ha considerato Nicoli Cristiani degno dell’assessorato all’ambiente anni fa sta devastando Cremona e il Comune, stando fermo, da un anno obbedisce tacendo.


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