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Crimson Peak

Creato il 22 dicembre 2015 da Misterjamesford
Crimson PeakRegia: Guillermo Del ToroOrigine: USA, Canada
Anno: 2015
Durata: 119'





La trama (con parole mie): Edith Cushing, una giovane aspirante scrittrice figlia di un magnate di successo della provincia dello Stato di New York, rimane affascinata dalla visita negli States del Baronetto Thomas Sharpe, venuto con la sorella Lucille dall'Inghilterra, avvolto da un alone di mistero ed in cerca di finanziatori per i suoi sogni di rilancio dell'impresa mineraria che fu di suo padre.Quando il vecchio Cushing, insospettito dagli Sharpe, muore, ed il ricordo della fine della madre inquieta e perseguita sotto forma di spettro Edith, questa decide di sposare Thomas e trasferirsi nella tenuta degli Sharpe perduta nella campagna inglese, finanziando con i suoi averi il progetto di questi ultimi.La casa stessa, però, pare nascondere segreti agghiaccianti, così come Lucille, la cui presenza diviene sempre più invadente ed inquietante: quali misteri si celano dietro l'argilla rossa di Crimson Peak?E riuscirà il giovane medico McMichael, da sempre innamorato di Edith, ad arrivare a salvarla prima che sia troppo tardi?
Crimson Peak
Ho sempre voluto un gran bene, a Guillermo Del Toro: il gusto gotico ed il piglio quasi pulp lo hanno reso uno degli ospiti più graditi del Saloon fin dai tempi delle prime volte in cui incrociai il suo cammino, dai suoi tentativi più autoriali - La spina del diavolo, Il labirinto del fauno - a quelli più pop e rivolti al grande pubblico - il secondo Blade, i due Hellboy -.
Alle spalle, però, l'abbandono al progetto della trilogia de Lo hobbit e la parziale delusione di Pacific Rim, ammetto che le aspettative del sottoscritto rispetto a questo Crimson Peak avevano finito per essere clamorosamente basse, quasi come se si trattasse di uno di quei film in cui Tim Burton fa il Tim Burton a tutti i costi e si finisce a desiderare con tutto il cuore di tornare ai bei tempi in cui sfornava film innovativi, inquietanti ed avvincenti.
Fortunatamente per il sottoscritto, il risultato della visione dell'ultimo lavoro del regista di origini messicane è stato decisamente sorprendente - e di molto - in senso positivo: certo, Crimson Peak non è esente da difetti, pecca in logica in più di un passaggio di sceneggiatura e risulta telefonato rispetto ad alcuni particolari - il destino del padre della protagonista, il ruolo dell'inquietante Lucille, resa alla grande da una come di consueto irresistibile Jessica Chastain -, eppure in ogni suo fotogramma, effetti speciali e magione degli Sharpe a parte - un plauso ai tecnici che hanno reso praticamente un personaggio vivente la dimora -, si respira l'atmosfera dei grandi romanzi gotici, di Mary Shelley e Poe, e si ha l'impressione in più di un passaggio che Del Toro abbia voluto a suo modo omaggiare il Cinema del primo Hitchcock, quello, fra gli altri, di Rebecca - La prima moglie.
Perfino il ritmo, che mi è capitato di leggere in giro essere latitante, ha finito per risultare decisamente più fluido di quanto mi aspettassi, da un incipit che ricorda la diversità tra la Vecchia Europa ed il Nuovo Continente dei tempi ad un crescendo che si concentra sui segreti degli Sharpe ed i misteri che portano con loro fin dall'infanzia: peccato solo che, al cospetto della già citata Chastain, sia Mia Wasikowska che Tom Hiddlestone finiscano per risultare quantomeno scialbi, un pò come l'ex SamCro Charlie Hunnam abbigliato come il più educato dei damerini - e che con quei capelli fa rimpiangere parecchio il tenebroso motociclista che Kurt Sutter ha portato sul piccolo schermo -.
Peccati, comunque, assolutamente veniali, quelli di Del Toro, che eccede forse anche rispetto al ruolo dei fantasmi all'interno di una vicenda che avrebbe funzionato alla grande anche come semplice crime story, ma che nel finale assume una connotazione fondamentale legata a doppio filo ai ricordi ed alle fotografie ed i segni che, in un modo o nell'altro, ci portiamo dentro e addosso insieme ai luoghi in cui viviamo o abbiamo vissuto.
Un passato, dunque, che vive traumatizzando fino a quando non si raccoglie il coraggio necessario per superarlo, con la volontà di vivere pronta a superare quella di inabissarsi, guardando al passato prima ancora che al futuro: dai sogni insanguinati degli Sharpe a quelli fin troppo candidi di Edith, passando per la pragmaticità di aspirante Conan Doyle di McMichael, tutto in Crimson Peak pulsa dell'energia della passione, del sangue che tinge i nostri gesti più eclatanti, siano essi nobili o terrificanti.
Crimson Peak è una vecchia, impressionante dimora con un cuore pulsante in grado di pompare il cremisi più profondo trasformando anche la neve più bianca, è il confronto tra Passato e Futuro, tra distruzione e voglia di ricominciare, tra l'addio a chi abbiamo amato ed il benvenuto ad un nuovo giorno: cade a pezzi, puzza, sporca le mani.
Eppure lascia il segno come un fantasma che, pur se alle nostre spalle, continuerà a farci sentire il suo tocco. Per sempre.
MrFord
"Past the square, past the bridge,
past the mills, past the stacks
on a gathering storm comes
a tall handsome man
in a dusty black coat with
a red right hand."
Nick Cave and The Bad Seeds - "Red right hand" - 

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