Visto che nella famiglia “Johnny e Carlotta” vige un regime discretamente democratico ( cioè 9 su 10 decide lei) del tipo “Caro tu oggi fai le pulizie” oppure “In fumetteria portati 20 euro non di più”. Ci sono (anche) occasioni in cui il film da vedere sul gigamaxischermo lo sceglie Carlotta. Crimson Peak è proprio una una di queste pellicole, peccato che per un motivo o per l’altr,o avete dovuto aspettare l’edizione raggioblu per poterla vedere. Ne sarà valsa la pena?
Pronti Noi Zi Va (Gli orki che lavorano alla cava d’argilla)
Una delle difficili prove per un attore che vuole essere ricordato più per il suo talento che per il suo ruolo che ha interpretato, è certamente riuscire a risultare credibile anche in un altro film possibilmente di successo, pensate al nostro amato Mark Hamill: lui è Luke Skywalker, non sarebbe credibile in nessun altro ruolo o ancora Jim Parson sarebbe credibile in un ruolo diverso da Sheldon Cooper? Ecco, per gli attori che stanno impersonando i vari super eroi dei cinecomics ci potrebbe essere questo rischio con ovviamente le dovute eccezioni come Robertino Junior o la tua ex musa la Johanson che in ogni caso avevano una carriera prima avranno una carriera anche dopo. Tommasino Hiddleston è stato il nostro Loki che si è rivelato il personaggio più interessante di tutti gli altri protagonisti dei film di Thor e Avengers (il primo) per le sue qualità espressive e in questo Crimson Peak lo troviamo nei panni di un uomo apparentemente malvagio interessato unicamente ai soldi per salvare il nome della sua famiglia accompagnato sempre e dovunque dalla sua sorella maggiore, talentuosa dama al pianoforte.
Crimson Peak viene presentato come film horror ma sappiate che di horror almeno nella parte iniziale del film ve ne è davvero poco esclusa una scena davvero telefonata. Poi però il film, pur rimanendo assolutamente ancorato agli stereotipi dei thriller tenebrosi di hollywood come la versione americana di The Ring o di Silent Hill, migliora sensibilmente per via di una scenografia davvero caratteristica e originale. La parte principale della storia, infatti, è ambientata all’interno di una gotica villa situata su una collina costituita quasi interamente da Argilla Rossa che venendo estratta colora tutta la terra in un grottesco manto color rosso cremisi che volutamente richiama il sangue.
Ecco il meglio del film lo hai appena descritto: la buona prova di Tommasino, combattuta tra la fedeltà alla sorella e il vero ammmmore, e il maniero gotico con la sua sanguinante scenografia che lo fai appararire vivo e disperato. La storia come hai già detto pesca dei più comuni archetipi del genere e alla fine si rivela uno tenebrosa storia d’amore con un finale agrodolce che non sfigurerebbe se fosse una trama per un discreto Dylan Dog ma di sicuro non è un horror. Le altre due protagoniste del film sono due graziose fanciulle: La prima Mia Wasikowska, (la nostra alice del 2010) compie un discreto lavoro peccato che il suo personaggio è la massima rappresentazione della stereotipata vittoriana ingenuità delle fanciulle pure e illibate di buona famiglia. La seconda donzelletta Jessica Chastain che interpreta la sorella zozza di tommasino invece, seppur molto intrigante perchè è pheeeega, risulta il personaggi peggiore per via delle enormi potenzialità non sfruttate dalla trama. Se un personaggio del genere fosse capitato nella mani di Ciccio Martin o di Robertino Kirkman avrebbe fatto i fuochi d’artificio dalla malvagità, peccato!
Non è la prima volta Che Guilliermo del Toro, il regista di questo film, (Hellboy The Golden Army, Pafici Rim, The Strain – La serie) abbia provato a maneggiare il tema horror con più o meno successo. Questa volta, per alcuni sprazzi, è possibile accostare la scenografia a quelle dei più ispirati film di Tim Burton ma purtroppo quello che è mancato è quella macabra ironia che caratterizza i film del regista dei primi due Batman. Rimante, per tanto, un tentativo solo sufficiente per cercare di riportare di moda i thriller gotici di chiara epoca vittoriana.
Abbiamo quindi tra le mani una scolastica interpretazione del genere gotico che fa della sua realizzazione tecnica e visiva il suo punto di forza. Una romantica e gotica storia d’amore in cui la sessualità viene a lungo trascurata a favore di una visione più astratta e pura che può piacere alla fanciulle ma sicuramente farà storcere il naso a chiunque si aspetti una storia più macabra e violenta. Per via delle cose che ci sono piaciute non Lego Darth Vader non boccia il film ma vedetelo solo se siete in compagnia di una fanciulla che apprezza il gotico e il genere romantico.