Di Grazia Serao. Nei primi sei mesi del 2014 è cresciuta del 33% la percentuale di italiani che non riesce a pagare nei tempi stabiliti le spese condominiali. Lo rivela un’indagine dell’osservatorio di “Affitto assicurato”, società specializzata nel rilascio di contratti a tutela delle obbligazioni derivanti da contratti di locazione. Anche questo dato rappresenta un segno evidente della crisi del mercato immobiliare italiano. Se fino ad oggi il problema della morosità riguardava principalmente il pagamento dei canoni d’affitto, con una aumento consequenziale delle procedure di sfratto, ora il problema diventa più ampio.
Claudio De Angelis, responsabile di Affitto Assicurato, ha commentato così i risultati di quest’indagine: «Il mancato pagamento delle spese condominiali è un’ulteriore riprova delle difficoltà in cui si dibattono molte famiglie italiane. Questo trend – continua – ha fatto crescere l’esigenza di maggiori garanzie da parte dei proprietari degli immobili locati, perché nel caso l’inquilino non paghi, l’amministratore provvede a riscuotere le spese condominiali dal condomino, ossia dal proprietario dell’appartamento locato. Quest’ultimo, soltanto in seguito, nella sua veste di locatore, potrà richiedere all’inquilino il rimborso della quota di spese posta dalla legge a suo carico».
Gli italiani si trovano dunque sempre più stretti nella morsa della crisi economica cui è collegata una pressione fiscale esorbitante, che non gli permette di rispettare gli impegni economici assunti.
In base ai dati dell’Osservatorio di Affitto Assicurato la morosità delle spese, risulta così ripartita: il 40% al Nord, il 33% al Centro, il 27% al Sud.