Crisi. Parlo, vedo gente, leggo: in
generale la crisi è uno degli argomenti più diffusi e frequentati;
conversazioni, sussurri. Rumori. La crisi è insinuante, latente ed
è in atto; pian pianino ci siamo abituati a nominarla, metterla in
mezzo, abitarla, conviverci e non solo in politica ma anche nel
carrello della spesa, addirittura nel rapporto con gli altri e
viceversa.
Intendiamoci, è in crisi lo
stato del mondo, la sua economia, ed è in questo contesto che a
Fidenza l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Cantini,
nonostante la drastica diminuzione delle entrate, ha imparato a
convivere con la crisi, riuscendo a mantenere
alta la qualità dei servizi offerti al cittadino contenendo al
minimo le accise comunali.
Veniamo a noi.
La crisi è anche transizione, da
qualcosa a qualcosa, quindi ha un senso, un versus, una linea di marcia e la coscienza della fine di un sistema politico basato sui partiti, su questi partiti, che, a
livello locale, pur manifestandosi in una serie di indici di
disgregazione , quali l'assenza di un qualsiasi dibattito-confronto
sia all'esterno che all'interno di Pd e Pdl,
i cui dirigenti, capaci di tutto ma politicamente buoni a niente,
si rifugiano nella fantapolitica, quando non in pericolose forme di
intimidazione psicologica che ben conosciamo.
A parte tutto questo, inutile girarci
intorno ma, per gli effetti del discusso e discutibile decreto
legislativo che ridefinisce, nel nostro caso per sindaco e alcuni consiglieri, incompatibilità e inconferibilità,
sbagliando non tanto nel contenuto del decreto ma nei suoi tempi di applicazione, fra
poche settimane sapremo se l'esperienza dell'amministrazione guidata
dal sindaco Mario Cantini potrà proseguire o meno.Personalmente, avendo già affrontato e superato la questione incompatibilità nel 2009, al tempo dell'accettazione della candidatura a sindaco di Mario Cantini, oggi non ho dubbi sul fatto che, anche con la nuova formulazione delle incompatibilità, Mario Cantini, per la funzione amministrativa che ricopre all'interno dell'ospedale di Vaio non è in contrasto con le norme contenute nel decreto legislativo 39/2013 e dunque non solo continuerà a fare il sindaco fino alla scadenza naturale del suo mandato (primavera 2014) ma, volendo, potrà, se lo crede, ricandidarsi. Crisi? Chi vivrà vedrà. (cp) http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane





