I giovani oggi vivono in uno stato di solitudine, in cui solo il gruppo dei pari e la sola cultura giovanile sembrano i loro soli punti fermi nella vita. Essi hanno la tendenza (errata) di pensare all'oggi per oggi. Tutto ciò si traduce in una crisi dei valori familiari, in una mancanza di un progetto di vita, e a un ridimensionamento della comunicazione con gli adulti e con i propri genitori.
Il mancato dialogo genitori-figli, che caratterizza la realtà della famiglia oggi, si riflette a livello sociale in un fenomeno che viene definito come "dispersione scolastica". Stando alle statistiche i ragazzi italiani abbandonano molto presto la scuola e molti lo fanno prima di aver conseguito un titolo di studio superiore, aumentando le proprie difficoltà a trovare lavoro. Le cause dell'abbandono sono molteplici. Tra queste c'è l'insofferenza dei giovani di vivere in una famiglia con genitori autoritari, dove è il padre (o la madre) a influenzare la scelta del figlio/a in merito alla scuola da frequentare, oppure ci si sente non adatti a quell'indirizzo scolastico, o a quella determinata facoltà universitaria, allora si inizia a perdere tempo, o a tirarla per le lunghe finendo con lasciare gli studi anzi tempo. Ecco, allora, come prevenire l'abbandono.
Cosa significa il termine "dispersione scolastica"? La dispersione è un fenomeno complesso che comprende in sé aspetti diversi e che investe l'intero contesto scolastico-formativo sia italiano che in altri paesi avanzati. Il termine dispersione scolastica sottolinea l'intrecciasi di due problemi:
- quello che riguarda il soggetto che si disperde;
- quello relativo al sistema che produce dispersione.
Per comprendere il significato del termine bisogna risalirne all'etimologia: dispersione deriva da “dispergere”il cui significato è dividere, separare.
Entrambi i termini nell'uso intransitivo hanno significato di sbandarsi, disperdersi, svanire. Evocano così la dissipazione dell' intelligenza, delle risorse, delle potenzialità.
Ciò ci fa riflettere su quanto sia importante realizzare per i giovani un "progetto esistenziale", guardare al futuro e impegnare la propria vita, avere uno scopo.
Tutto ciò è realizzabile solo se c'è l'aiuto e il sostegno di genitori "autorevoli", capaci di dare valori, ascoltare i figli e seguirli lasciando loro spazi per prendere decisioni e fare scelte responsabilmente.