La settimana che si apre sarà cruciale per l’esecutivo. Secondo Repubblica.it le defezioni nella maggioranza sarebbero a quota 20 deputati. Per il Sole 24 Ore, Berlusconi sta già studiando le contromosse:
L’ora X è fissata per martedì: la prova del nove è il voto sul rendiconto. Il “pallottoliere” dice che difficilimente la maggioranza andrà “sotto” anche perché l’Udc potrebbe astenersi. Ma a far paura sono i voti pro-maggioranza, che secondo gli ultimi calcoli potrebbero scendere anche sotto quota 306 (la cifra considerata come quota minima fino a venerdì). Quello che spaventa i vertici Pdl insomma è il gioco delle astensioni che potrebbe essere usato dagli scontenti come una forma di “conta”. Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/zFnRr
Della fine della maggioranza ne sono convinti anche i vertici del PDL, La Stampa:
chi lavora al pallottoliere (Alfano e Verdini), hanno detto chiaro e tondo al capo che la maggioranza non c’è più. Gli hanno pure spiegato che con il passaggio di Ida D’Ippolito e Alessio Bonciani all’Udc il centrodestra è sotto uno in commissione Bilancio della Camera. Per cui in questa sede potrebbe scattare la tagliola quando arriverà tra dieci giorni la legge di stabilità che contiene il famoso maxiemendamento con le misure promesse a Bruxelles. Gioco forza il Cavaliere dovrà passare per le forche caudine di Casini che chiede le sue dimissioni in via prioritaria.
Il Premier non demorde, contatterà i dissidenti uno ad uno:
Berlusconi non crede nemmeno che ciò possa farlo quella pattuglia di deputati che stanno seguendo Antonione fuori dal Pdl e hanno firmato la lettera delle ribellione. Parlamentari che il premier incontrerà martedì, ad uno ad uno, perché «ognuno di loro ha un problema specifico»
Il Corriere fa una lista dettagliata dei nuovi ‘frondisti’, io comunque rimango scettico sulla presenza di Stracquadanio. E’ un falco, non può davvero volere le dimissioni del Premier. C’è qualcosa sotto, qualche tranello per sabotare la defenestrazione del Premier o per garantirgli una via di uscita.