In periodi di crisi economica come quello degli ultimi tempi la gente si ingegna come può per sfangarla e riuscire a portare a casa la pagnotta.
E’ di qualche mese fa la notizia dei falsi saloni di bellezza, di qualche settimana fa quella della scoperta di falsi dentisti, mentre oggi il menu ci propone da Firenze la scoperta di una casa di appuntamenti dove prestavano la loro opera casalinghe, donne con la pensione minima e disoccupate. Interrogate dagli inquirenti hanno confessato (vero o falso non sta a me dirlo) di non aver avuto scelta non avendo trovato altro metodo di sopravvivenza.
E subito la mia mente è andata al 1994, a quando la politica era in una profonda fase di crisi, a quando “un uomo” (anche lui guarda caso poi ripetutamente interrogato dagli inquirenti) a suo dire “senza scelta”, decise di scendere in campo per salvare (diceva) il Paese.
A questo punto non resta da sperare che in un paese sempre più a “correnti alternate” e nonostante scudi, lodi, decreti interpretativi e legittimi impedimenti, le forze dell’ordine non decidano di mettersi anche alla caccia dei falsi politici…
Altrimenti il rischio che corriamo è di ritrovarsi a breve l’ennesima tro(ia)ta al governo
p.s. chi ha letto il post in anteprima mi ha fatto notare che l’accostamento Berlusconi-prostitute è alquanto scontato e penalizzante. Probabilmente ha ragione, chiedo scusa a tutte le prostitute, sia di mestiere che per necessità!