Crisi Grecia: proposta di Schietti alla Merkel e a Ratzinger

Creato il 30 settembre 2012 da Tnepd

Ciao a tutti, come va?

Ho impiegato quasi 2 anni a trovare la proposta per risolvere la crisi greca.

Evidentemente non parlo di Motore di Schietti e altre proposte per produrre energia gratis. E nemmeno della Serpentina di Schietti per dare acqua in abbondanza a tutti i Greci.

Neanche in generale delle mia  proposta 7 al governo mondiale,  cioè pagare gli interessi sul debito in percentuale al PIL. Cioè si decide per esempio che qualsiasi siano le entrate dell’erario si dia per esempio l’8% per pagare i debiti e non un euro di più qualsiasi sia il tasso di interesse dei BTP.

Si tratta di una proposta rivoluzionaria che potrebbero attuare dei singoli grandi investitori su propria iniziativa, nel caso i British Invisibles, o chi per loro, avessero deciso di affossare la Grecia senza pietà.

Allora è molto semplice, mi rivolgo innanzi tutto alla Merkel e a Ratzinger che hanno dimostrato non solo di avere denaro per attuare le mie proposte, ma di non avere nessun godimento nelle sofferenze estreme del popolo greco.

Si tratta di comprare i BTP greci al 20% di interesse invece di lasciare che siano gli speculatori ad appropriarsene ed usare gli interessi per rilanciare l’economia della Grecia dal basso acquistando generi alimentari e beni  di prima necessità da aziende greche da regalare al popolo greco.

Credo di essermi spiegato bene.

Se il governo greco emette 1 miliardo di BTP al 20%, li compriamo tutti noi, e quando ci arrivano gli interessi, salvo il 2% dell’inflazione reale, il restante 18% utilizzarlo per comprare da aziende greche prodotti di prima necessità da regalare a greci ridotti sul lastrico.

Non mi sembra difficile, se gli economisti inglesi vogliono rovinare la Grecia, nessuno può impedire a qualche grande investitore di accaparrarsi i loro BTP e restituire gli interessi al popolo greco.

Se la Merkel ci tiene all’UE deve farlo.

Se Ratzinger è vero che ci tiene ai cristiani molto numerosi in Grecia, deve coinvolgere alcuni poteri occulti suoi alleati a farlo.

Diciamo anche il 3% da tenersi per Ratzinger e i suoi amici, o meglio la reale inflazione in Italia. Ma il restante 17% da restitutire al popolo greco. E per la Merkel la reale inflazione tedesca.

Attenzione non sto dicendo di acquistare prodotti greci con quei soldi da rivendere in Italia o in Germania.

E nemmeno sto dicendo di restituire quei soldi al governo greco.

E nemmeno di comperare prodotti in Italia o Germania da regalare ai poveri greci.

Ci sarebbe lo stesso un guadagno sulle spalle dei greci. Meno che con una fuga completa di capitali all’estero, ma lo stesso un guadagno.

Sto proprio dicendo di acquistare prodotti di prima necessità di aziende greche, in modo da dare reddito ai lavoratori greci, e poi da regalarli al popolo greco in modo che i più disperati possano sopravvivere.

Al limite al limite, comprare olio da rivendere in Italia e Germania,  e coi proventi  in cambio acquistare e mandare latte. Oppure acquistare soggiorni per turisti e  rivendendoli in agenzie di viaggio Italiane e tedesche, coi guadagni comprare e  inviare beni di prima necessità che non vengono prodotti in Grecia. Ma non carta igienica che possono usare il giornale, o gas che possono mettersi su due coperte. Cibo, medicine, pezzi di ricambio.

Credo ci sia una specie di Caritas in Grecia e si possa organizzare bene.

Se ci tenete alla Grecia e all’UE fatelo, se no come al solito  ho fornito ai miei lettori un’ennesima prova della messinscena globale.

Grazie dell’attenzione

Domenico Schietti


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