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Crisi libica/: Ancora Italiano il Comando del Gruppo Navale NATO

Creato il 03 giugno 2011 da Antonio Conte
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L’Ammiraglio di Divisione Filippo Maria Foffi, Comandante le Forze d’Altura (Comforal), subentra al Contrammiraglio Gualtiero Mattesi ed assume il Comando delle 15 navi militari che costituiscono il NATO TASK GROUP 455.01.

L’Ammiraglio Foffi era già Comandante del Contingente Navale Italiano assegnato alla NATO dall’inizio della Operazione Unified Protector.La nave di bandiera del Task Group è la portaeromobili Garibaldi, al Comando del Capitano di Vascello Marco Tomassetti, in mare da circa 80 giorni ed impegnata sia nell’embargo navale, sia nel controllo dello spazio aereo per il rispetto della “No Flight Zone“. A bordo sono imbarcati 8 aerei AV8B, 2 elicotteri EH101, 2 elicotteri SH3D ed un elicottero AB212. Fino ad oggi gli aerei hanno eseguito missioni per un totale di 820 ore di volo mentre gli elicotteri hanno eseguito missioni per un totale di 536 ore di volo.

Attualmente l’Italia ha reso disponibile per l’Operazione Unified Protector oltre al Garibaldi anche la fregata Euro con un elicottero imbarcato. Presente in zona per assicurare il supporto logistico anche la rifornitrice Vesuvio. Dall’inizio della crisi le navi della Marina che si sono avvicendate sono la nave comando e supporto logistico Etna, nave di bandiera fino allo scorso 31 maggio, la fregata Libeccio, i pattugliatori Comandante Bettica, Comandante Borsini e Libra, i cacciatorpediniere Andrea Doria e Francesco Mimbelli, le navi da assalto anfibio San Giorgio e San Marco.

Il NATO Task Group ha controlloto dall’inizio dell’Operazione circa 1200 navi mercantili, 70 delle quali oggetto di ispezioni complete a bordo.

Nave Garibaldi

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