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Crisi, Mieli: “Vendere tutto, tranne il Colosseo”

Creato il 30 agosto 2011 da Agora3000 @agoratremila

Crisi, Mieli: “Vendere tutto, tranne il Colosseo”Ha suscitato interesse l’idea di Agorà 3000 di vendere il brand di alcuni monumenti italiani per ripianare il debito pubblico evitando di (tar)tassare ulteriormente i cittadini come si è prospettato dall’ultima manovra.

D’accordo con la nostra iniziativa si è detto Paolo Mieli, secondo il quale contro la crisi sarebbe cosa buona e giusta “vendere tutto, tranne le Tofane e il Colosseo e per la Grecia il Partenone”. “Avremo i vantaggi di incassare il ricavato di questa vendita ed eliminare la burocrazia”, ha aggiunto.

Sì dunque “all’intervento dei privati, ma che sia tutto sottoposto a leggi severe. Se vendiamo una spiaggia, delle caserme, delle ex regge tutto e quello che andremo a vendere, tutto ciò sia ben custodito i privati che hanno dato prova di buona gestione”.

Per il presidente di Rcs Libri infatti, “non c’è un solo caso di privato che abbiamo comprato un bene pubblico e lo abbiamo rovinato”. “Si potrebbe addirittura pensare all’intervento delle banche – ha ipotizzato – che acquistino l’intero patrimonio statale e lo reimmettano sul mercato guadagnandoci e, al tempo stesso, dando all’Italia la liquidità necessaria per eliminare il debito pubblico”.

Prima di vendere in toto il monumento, ci si potrebbe dunque incamminare sulla strada della cessione dei diritti dei brand dei monumenti in questione, che sono stati valutati in diverse decine di miliardi di euro in uno studio della Camera di Commercio di Monza e Brianza. E se non bastasse, invece di vendere tutto, come dice Mieli, forse sarebbe meglio vendere solo il Colosseo e tenere il resto.

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