Magazine Salute e Benessere

Crisi: nel 2012 3,7 milioni di italiani in mense poveri

Creato il 07 novembre 2012 da Informasalus @informasalus
CATEGORIE: Attualità , Alimentazione
mensa
Gli italiani indigenti che hanno ricevuto pacchi alimentari o pasti gratuiti attraverso i canali no profit che distribuiscono le eccedenze alimentari hanno raggiunto - sottolinea la Coldiretti - quasi quota 3,7 milioni

Con la disoccupazione nel 2012 aumentano in Italia anche gli “affamati” con un incremento del 9 per  cento delle persone che sono state costrette a ricevere cibo o pasti gratuiti in mensa o nelle proprie case. E’ quanto emerge da un analisi  della Coldiretti, in occasione della diffusione dei dati Istat  sulle prospettive per l'economia italiana nel 2012-2013.
Gli italiani indigenti che hanno ricevuto pacchi alimentari o pasti gratuiti attraverso i canali no profit che distribuiscono le eccedenze alimentari hanno raggiunto - sottolinea la Coldiretti - quasi quota 3,7 milioni, il massimo dell’ultimo triennio, secondo la relazione sul ‘Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti 2012’, realizzata dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA). Per effetto della crisi economica e della perdita di lavoro si sta registrando - precisa la Coldiretti - un aumento esponenziale degli italiani senza risorse sufficienti a sfamarsi che erano 2,7 milioni nel 2010, sono saliti a 3,3 milioni nel 2011 ed hanno raggiunto il massimo di 3,7 milioni nel 2012 (3.686.942).
Una situazione drammatica che rappresenta la punta di un iceberg delle difficoltà che incontrano molte famiglie italiane nel momento di fare la spesa. Secondo l’indagine Coldiretti/Swg quasi una famiglia su quattro (24 per cento) si trova in difficoltà economiche, con un aumento del 3 per cento rispetto allo scorso anno, ma quasi la metà degli italiani (48 per cento) pensa che la propria situazione sia destinata addirittura a peggiorare in futuro.
Il 51 per cento delle famiglie dichiara di riuscire a pagare appena le spese senza potersi permettere ulteriori lussi, mentre una percentuale dell’8 per cento non ha un reddito sufficiente nemmeno per l’indispensabile. C’è pero’ anche - continua la Coldiretti - un 40 per cento di italiani che vive serenamente senza particolari affanni economici e l’1 per cento che si puo’ concedere dei lussi.
Le difficoltà familiari - sostiene la Coldiretti - si trasferiscono nei consumi e contribuiscono ad alimentare un clima di recessione che fa prevedere alla maggioranza degli italiani (51 per cento) un peggioramento della situazione economica dell’Italia. “E’ necessario rompere questa spirale negativa aumentando il reddito disponibile soprattutto nelle fasce piu’ deboli della popolazione”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare “la necessità di sostenere la ripresa dei consumi”.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :