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Crisi: Per Napoli è record!

Creato il 08 gennaio 2011 da Mirtus

Crisi: Per Napoli è record!La ripresa economica non passa per l’area metropolitana di Napoli e per la Campania. Secondo l’indagine congiunturale sullo stato dell’economia dell’area metropolitana di Napoli realizzata dalla Camera di Commercio partenopea sono in caduta libera i consumi delle famiglie. In flessione anche i livelli di produzione e di fatturato delle imprese napoletane. E’ prevista una crescita del prodotto interno lordo per il 2011 dello 0,5% a fronte della media nazionale dell’1,3%. In forte aumento il tasso di disoccupazione giovanile ( tra i 15 e 24 anni nel 2010 è stata superata la soglia del 40%) e le ore di Cassa integrazione. Segnali positivi emergono, invece, dai dati relativi alla natalità e mortalità delle imprese napoletane. Nell’ultimo trimestre 2010 infatti, l’incremento di nuove imprese è dell’1 per cento (+0,3% a livello nazionale). I dati riguardanti i primi nove mesi dello scorso anno confermano che la voglia di fare impresa è ancora sostenuta, nonostante gli effetti negativi della crisi economica sul sistema produttivo locale. Il saldo tra natalità e mortalità torna ad essere positivo con una crescita di nuove imprese che si allinea, in termini percentuali, alla media nazionale. Secondo il presidente della Camera di Commercio Maurizio Maddaloni, “la situazione che stanno vivendo le imprese, specie quelle piccole e medie, è a dir poco preoccupante. Ecco perché occorre al più presto varare un ‘patto’ tra le istituzioni territoriali, Comune, Provincia, Regione e Camera di Commercio, per innescare un meccanismo virtuoso di crescita. Serve uno scatto d’orgoglio da parte di tutti per proporre e realizzare un nuovo modello di sviluppo coordinato e vincente”. L’indagine evidenzia che nel 2010 è in flessione anche il portafoglio ordini (-17,1%) con caduta dei livelli di produzione di 12,5 punti rispetto allo scorso anno e di fatturato del 10,4%.  Il comparto industriale infatti sembra aver risentito in misura maggiore delle ripercussioni della recessione rispetto al terziario, a causa della negatività molto accentuata segnata dal settore delle costruzioni.

L’indagine congiunturale evidenzia inoltre che il turismo si contraddistingue per variazioni quantitative positive di investimenti (+2,5%) e fatturato (+2,3%) a fronte di un +3,3% di presenze. In aumento (+1%) l’occupazione nel commercio. Qualche segnale positivo arriva anche dal mercato del credito: crescono gli impieghi e i depositi bancari, mentre sono in diminuzione le procedure fallimentari. L’indagine della Camera di Commercio è completata da un monitoraggio economico realizzato in collaborazione con l’Istituto Tagliacarne su un campione rappresentativo di imprese dell’area metropolitana di Napoli. Di particolare rilevanza l’analisi sui rapporti tra la criminalità e lo sviluppo economico. Il business dell’illegalità diffusa è particolarmente intrecciato con gli interessi della criminalità organizzata che cura, sempre più, le forme di condizionamento dei rami dell’apparato pubblico. In particolare, il 63,3% degli imprenditori intervistati denuncia la presenza di una ‘burocrazia illegale’ e il fenomeno è particolarmente avvertito nel settore delle costruzioni e del turismo. Il 43,9% ritiene elevata l’incidenza della burocrazia della Pubblica amministrazione nel favorire i fenomeni di criminalità organizzata. Per il presidente dell’ente camerale “ogni leva economica e finanziaria per lo sviluppo deve essere accompagnata da un fermo impegno per la legalità, per il funzionamento della macchina pubblica e per il rafforzamento delle infrastrutture, specie quelle civili e di offerta tecnologica”. “E’ necessario un salto culturale – conclude Maddaloni – che il sistema delle imprese può e deve garantire per declinare insieme inventiva e know how, capacità di innovare e fare squadra, utilizzando in pieno le potenzialità esistenti e puntando con convinzione sull’internazionalizzazione e sullo sviluppo duraturo del nostro tessuto economico e sociale”.

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