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Crisis: un malware che infetta Mac, smartphone e Windows

Creato il 26 agosto 2012 da Andy04 @stilegamesnews

Nuovo malware attacca Mac e WindowsCirca un mese fa era stato identificato come un nuovo esemplare della non affollatissima categoria dei malware per Mac OS X: Kaspersky, la società che per prima l’aveva individuato, l’aveva battezzato Crisis, ma ora, grazie ad ulteriori ricerche condotte da Symantec, è emerso che la minaccia in realtà è ben più grave: Crisis è infatti un malware multipiattaforma ed è in grado di infettare anche Windows Mobile e le macchine virtuali VMWare Fusion. Per diffondersi adopera una tecnica già sfruttata da molti suoi precedenti colleghi; convince infatti l’utente che naviga nel web a installarlo spacciandosi per un aggiornamento del plugin di Adobe Flash Player per il browser. 

Chi abbocca e procede con il download vede procedere una finta installazione di Flash, mentre in realtà, un file JAR si installa e attiva il malware, che inizia a intercettare le email, registra la cronologia dei siti visitati e cattura tutto quanto viene digitato dall’utente. 

Crisis colpisce in questa maniera sia Mac OS X che Windows e per facilitare la propria diffusione su quest’ultimo crea sui dispositivi collegati tramite porta USB un file autorun.inf, così da farsi eseguire ogni volta che la periferica infetta viene collegata a un computer con Windows.

Ma questo malware è diabolico e riesce ad infettare anche gli smartphone con Windows Mobile, che attacca quando si effettua la sincronizzazione  e perfino i file delle macchine virtuali create con VMWare Fusion. Dato che l’infezione delle macchine virtuali colpisce direttamente i file, montando l’immagine del disco e sfruttando VMWare Player, non è neanche necessario che queste siano in esecuzione e si tratta del primo esemplare conosciuto di malware a comportarsi in questo modo. 

Secondo  Symantec, Crisis è evidentemente opera di un gruppo organizzato e capace, anche se per fortuna, almeno per ora, il mondo non è minacciato da un nuovo caso di epidemia, vista  la relativa scarsa diffusione del malware, che è stato  individuato solo su 21 sistemi presenti in varie parti del mondo, compresa l’Italia.


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