Cristalli di bufala

Da Big @matteoaiello

Stamattina mi sveglio e con ancora l’occhio abbottonato prendo il Mac e su Google scrivo “Emmy”.
Titolo: Breaking Bad trionfa agli Emmy Awards.
Entro nella pagina di Repubblica Spettacoli e mi metto a leggere e con molto piacere vedo che è stato un dominio. Bryan Cranston, Anna Gunn, Aaron Paul. Tutti e tre vincitori nelle rispettive categorie.
Giusto così.
Apro YouTube e mi metto a cercare i video della premiazione quando sul monitor in alto a destra, mi appare un pop up: “Francesco Baldovini ti ha taggato in un post”.
Mi immagino una sbazzatona musicale e invece ecco la notizia: Breaking Bad va avanti. Ci sarà una sesta stagione.
Rimango sconcertato. No vabbé, è uno scherzo.
“Vince Gilligan, creatore della serie, ha infatti annunciato a sorpresa durante un’intervista esclusiva alla CNN che la saga andrà avanti almeno per una nuova stagione”.
In meno di due minuti il buonumore mattutino sparisce.

Ero in centro a camminare con il Baldo quando, dal nulla, mi dice: “Matte, ti devo chiedere un favore?”.
“Dimmi, Checco”.
“Bisogna che tu inizi a guardare Breaking Bad”.
“Ci ho provato, ma non mi prende per nulla”.
“Matte, per favore, guarda Breaking Bad”.
“Ma perché lo dovrei guardare?”.
“Perché bisogna che ne parli con qualcuno”.
Quando un amico, un amico vero, ti fa una richiesta del genere non si può dire di no.
Mi ero fermato alla fine della prima stagione di soltanto sette episodi e mi ero annoiato a morte. Breaking Bad è agli antipodi del mio credo ed è proprio per questo che non mi aveva preso. Così come Blow, Paura e Delirio a Las Vegas e per certi versi Scarface. Sono tematiche e momenti che un drug free non può capire e di conseguenza apprezzare.
“Lo so, la prima stagione è abbastanza lenta così come parte della seconda. Ma credimi, resisti fino a metà della seconda e poi tu perdi il capo”.
Mi aveva già convinto, lo ammetto, ma l’avrei visto solo ed esclusivamente per fare un piacere a lui e perché ero in debito dato che l’avevo costretto a farsi una super full immersion di Lost. In tanti avevano provato a “vendermelo” ma niente. Ormai mi conosco, se una cosa non mi prende subito è difficile che mi possa prendere in futuro. Ma anche Checco mi conosce. Così mi spiega, senza spoilerate, perché Breaking Bad è IL serial, soffermandosi su tre punti fondamentali che sono il motivo per cui sono tornato a casa e mi sono riguardato 4 puntate della prima serie di fila prima di andare a letto.
Aveva ragione.
Ho finito tutte e cinque le stagioni in una decina di giorni.
Non lo ammetterò mai, MAI!, ma Breaking Bad è la miglior serie televisiva mai creata. Migliore pure di Lost (magari un giorno scriverò il perché. Intanto se non vi fidate della mia obiettività, leggete questo post su VICE.com) e credetemi, dovreste immaginare quanto mi sia difficile scrivere una cosa del genere.
Io per Lost non ho dormito la notte. Non so se mi spiego…
Il motivo sono i “tre punti” del Baldo:

- Zero buonismo gratuito e personaggi fin troppo veri.
- Ti aspetti che Walter dica una cosa per cinque stagioni e quando nell’ultimissima puntata la dice, è come se tu avessi appena fatto l’amore con la donna (o uomo) dei tuoi sogni.
- Finisce.

Ammetto di essere un amante del finale aperto perché da la possibilità a chi vede di avere la sua idea e il suo punto di vista. Se un film o una serie sono stati concepiti per lasciare tutti nel dubbio lo accetto. Così come accetto di maciullarmi il cervello nel cercare risposte che non riuscirò ad ottenere. Non lo accetto quando viene fatto per i soldi. Esempio: la prima stagione di Prison Break è un capolavoro. E proprio perché è un capolavoro doveva finire in quel modo. Invece hanno visto gli incassi e sono voluti andare avanti, rovinando tutto. Se provi a chiedere ad un fan di Prison Break che cosa ne pensa complessivamente della serie, ti dirà: “Dovevano fermarsi alla prima”.
Per questo quando ho letto che Breaking Bad avrebbe avuto una sesta stagione mi sono sdegnato. Non mi sono cascate le palle soltanto perché ero sdraiato sul letto.
A pranzo faccio leggere la notizia alla Marti che stamattina ha iniziato a guardarlo. Nel mentre Whatsappo con Nicco e subito gli chiedo se sa qualcosa.
No, mi risponde.
Fanno la sesta, gli dico.
Dopo un quarto d’ora di silenzio, rieccolo: “Mandami il link”.
Prendo l’iPhone e su Safari scrivo sesta stagione Breaking Bad.
Con stupore leggo la prima notizia di Wired: Occhio, non ci sarà una sesta stagione di Breaking Bad. La notizia circolata ieri su molti giornali è una bufala.
Non si scherza su certe cose.
Lascio andare un sospiro di sollievo e rispondo subito a Nicco che mi scrive di aver già spammato di brutto la news.
Non si scherza su certe cose.
L’ultima volta persi il capo dopo aver letto che Megan Fox sarebbe stata la nuova Catwoman nell’ultimo Batman di Nolan. Beh, vista la cagata di film almeno mi sarei rifatto gli occhi.
Comunque, prometto che il mio umore non si lascerà più condizionare da certe notizie.
In ogni caso, se dovessi avere qualche dubbio, prima di perdere ancora la testa farò una telefonata a Saul Goodman.
Non si scherza su certe cose.


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