20 febbraio 2016 Lascia un commento
Si puo’ scegliere un libro per il titolo? Di massima no ma la suggestione che ne nasce e’ fortissima e quando l’autore e’ Theodore Sturgeon, uno dei padri della fantascienza, allora ci si butta a capofitto. Ancor di piu’ se il romanzo e’ del 1950 su edizione cartonata Libra del 1973, volume nuovo, trovato ad ottimo prezzo.
E’ la storia di Horty, bambino di 8 anni e del difficile rapporto coi genitori adottivi, rapporto che esplode quando viene espulso da scuola per aver mangiato delle formiche. Quando il patrigno gli spappola tre dita e gli schiaccia il giocattolo preferito decide di scappare. Un ultimo saluto alla ragazzina che ama e il caso vuole venga raccolto da un circo di freaks. Sotto l’ala protettrice di Zena, lavorera’ facendosi passare come nana canterina, un travestimento che serve a proteggerlo da "il cannibale", Pierre Monetre, il padrone del circo, un ex medico misogino che per caso ha scoperto dell’esistenza di cristalli alieni e senzienti che a suo dire quando sognano, possono creare qualunque cosa.
Se dopo 10 anni Horty sara’ ancora un bambino e il giocattolo adorato ha dei cristalli al posto degli occhi, forse Monetre e’ piu’ vicino alla verita’ di quanto immagini.
L’ho gia’ scritto e lo ripeto, la mia non e’ nostalgia, la fantascienza della cosiddetta "eta’ dell’oro" ha qualcosa di magico che il tempo non scalfisce. Sturgeon e’ un grande scrittore, procede infatti con passo lento ma regolare, riserva i giusti colpi di scena con precisione millimetrica costruendo un thriller in cui la fantascienza e’ solo un pretesto. Molto cinematografico, non lascia nulla al caso, ogni elemento s’incasella alla perfezione con gli altri per una vicenda monolitica che fa capire che in fondo, queste storie resistono nel tempo per immaginazione e tecnica. Traduzione di Ugo Malaguti, patron della Libra che vorrei confrontare con altre. Nel tempo sono uscite ulteriori edizioni percio’ amanti dei classici, fatevi sotto.
Dimenticavo: impazzisco per le cover dei Libra dipinte da Allison, moglie di Malaguti. Aiutatemi a trovare i dipinti originali, grazie…
E’ la storia di Horty, bambino di 8 anni e del difficile rapporto coi genitori adottivi, rapporto che esplode quando viene espulso da scuola per aver mangiato delle formiche. Quando il patrigno gli spappola tre dita e gli schiaccia il giocattolo preferito decide di scappare. Un ultimo saluto alla ragazzina che ama e il caso vuole venga raccolto da un circo di freaks. Sotto l’ala protettrice di Zena, lavorera’ facendosi passare come nana canterina, un travestimento che serve a proteggerlo da "il cannibale", Pierre Monetre, il padrone del circo, un ex medico misogino che per caso ha scoperto dell’esistenza di cristalli alieni e senzienti che a suo dire quando sognano, possono creare qualunque cosa.
Se dopo 10 anni Horty sara’ ancora un bambino e il giocattolo adorato ha dei cristalli al posto degli occhi, forse Monetre e’ piu’ vicino alla verita’ di quanto immagini.
L’ho gia’ scritto e lo ripeto, la mia non e’ nostalgia, la fantascienza della cosiddetta "eta’ dell’oro" ha qualcosa di magico che il tempo non scalfisce. Sturgeon e’ un grande scrittore, procede infatti con passo lento ma regolare, riserva i giusti colpi di scena con precisione millimetrica costruendo un thriller in cui la fantascienza e’ solo un pretesto. Molto cinematografico, non lascia nulla al caso, ogni elemento s’incasella alla perfezione con gli altri per una vicenda monolitica che fa capire che in fondo, queste storie resistono nel tempo per immaginazione e tecnica. Traduzione di Ugo Malaguti, patron della Libra che vorrei confrontare con altre. Nel tempo sono uscite ulteriori edizioni percio’ amanti dei classici, fatevi sotto.
Dimenticavo: impazzisco per le cover dei Libra dipinte da Allison, moglie di Malaguti. Aiutatemi a trovare i dipinti originali, grazie…