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Cristiano Guidetti: l’esperienza di ViaggioVero

Da Agriturista
ViaggioVero

Fonte: ViaggioVero


Oggi intervistiamo Cristiano Guidetti, l’ideatore di ViaggioVero, un sito che dà al viaggiatore indipendente molte informazioni su destinazioni ed itinerari, idee, ma anche consigli pratici su come prepararsi per un viaggio.

1. ViaggioVero, uno spazio virtuale per condividere esperienze e consigli sui viaggi: che cosa ti ha spinto ad intraprendere questo progetto?

Ho aperto Viaggio Vero per uno spirito di condivisione, ancora oggi è online per quello.Credo da sempre che il condividere esperienze, consigli, fregature sia alla base di quello che faccio e di come mi muovo in rete.

Prima viene il lettore, a cui devi tutto e con cui devi essere sincero fino in fondo, poi solo dopo il blogger.

2. Qual’è per te l’essenza del viaggio? Oltre alla voglia di scoprire il mondo, ciò che ci spinge a viaggiare?

L’essenza del viaggio… domanda tosta e molto individuale.Hai detto bene, prima di tutto è scoperta… e ancora condivisione!

Per me il viaggio è anche uscire dalla mia zona di comfort, dal momento dell’organizzazione fino al momento del rientro. Io sono prigro – è un difetto che ammetto senza problemi – e il viaggio (scritto, pensato, vissuto, sognato) mi permette di non adagiarmi e uniformarmi alla massa.

3. Ci racconti un viaggio che ti “ha cambiato la vita”?

Tutti i viaggi cambiano la vita, è una risposta da “luogo comune” ma è anche la mia verità. Se proprio devo dirne uno allora dico il primo che ho organizzato per tutta la famiglia.

Avevo 15 anni, la destinazione era Parigi, da raggiungere in auto; mi son messo lì con mappe, ho deciso le tappe, cosa vedere, come muoversi, ecc… Da quel momento ho capito che amavo alla follia l’idea del “viaggio” in senso completo, dalla A alla Z, non solo della vacanza fine a se stessa.

ViaggioVero Mar Rosso

Fonte: ViaggioVero

4. Com’è cambiato il modo di viaggiare da quando esiste il web 2.0?

Ora c’è più attenzione nella scelta, prima ci si affidava alle 2/3 fotografie presenti su un catalogo e si sperava…

Ora si può navigare sul sito della struttura o della compagnia aerea, si ricercano recensioni e magari di scrive pure sulla pagina facebook ufficiale per avere informazioni aggiuntive.

Il web 2.0 è una rete fitta di risorse, come dico sempre non fermarsi mai a leggere un solo blog – anche se si tratta di Viaggio Vero

;)
– o un solo sito di recensioni.

5. Con tante informazioni di qualità che si possono trovare su Internet, hanno ancora senso le classiche guide?

Purtroppo le classiche guide generaliste non credo servano più a molto, al momento dell’uscita sono già vecchie rispetto a quello che si trova in rete. Sono un valido strumento solo per chi non ha voglia di navigare la rete.

Rimangono validissime le guide di nicchia (ad esempio sull’architettura di un luogo o sulla cucina) o i romanzi di viaggio che ti fanno “capire” un posto raccontando esperienze.

6. Con ViaggioVero, che ha contenuti molto vari ed adatti a diverse tipologie di viaggiatori, ti ha permesso di conoscere a fondo il mondo dei viaggi. Condividi l’affermazione che il turismo rurale sta acquisendo sempre più importanza e quali, secondo te, potrebbero esserne i motivi?

Il motivo principale credo sia il desiderio di allontanarsi dalla confusione della città, dal traffico e dalla vita frenetica. Già il termine “rurale” mi rilassa, mi prepara alla natura, è quasi l’antitesi della vita di oggi.

Non credo di essere un caso isolato, e per questo il turismo rurale credo sia solo agli inizi, il margine di crescita e richiesta è davvero impressionante.

Belfast

Fonte: ViaggioVero

7. Che cosa consiglieresti a chi aspira a diventare travel blogger?

Prima di tutto gli/le direi che deve avere una passione smodata, se lo vuole fare come lavoro (non unico) deve pensare di lavorare quasi sempre.

Anche quando si è in viaggio bisogna condividere attraverso i social network, raccogliere materiale, fotografare. Senza una passione “malata” macherebbero i presupposti.

Diverso il discorso se il blog che si vuole aprire è per la semplice condivisione di consigli e/o esperienze, una specie di diario di viaggio.

8. Botta e risposta

  • La meta del primo viaggio? Rimini e la Riviera Romangnola, non avevo nemmeno 1 anno.
  • E dell’ultimo? Israele, da Tel Aviv fino al confine col Libano, poi giù verso il Mar Morto e Gerusalemme.
  • Una destinazione di turismo rurale in Italia? Dire Toscana è troppo facile, quindi dico Marche ma anche Emilia-Romagna, la mia regione offre tante sorprese.
  • Il luogo più bello che hai visto in giro per il mondo? Forse il prossimo che visiterò
    :)
  • E in Italia? Idem come sopra, ma se mi metti al muro ti dico Venezia, devi avere la fortuna di dormire in città, la sera quando l’ultimo vaporetto si porta via i turisti da “toccata e fuga” la città diventa magica.
  • Un libro di viaggi? Te ne dico 2. “Un indovino mi disse” di Terzani e “Sulla Strada” di Keruoac.
  • Il tuo piatto preferito? Mangio e provo di tutto ma la cucina mediterranea è quella che preferisco.
  • Un personaggio che ammiri? Ammiro chiunque abbia il coraggio di inseguire i propri sogni, accettare le sconfitte, rialzarsi e non mollare mai.

9. Grazie Cristiano! Ci proponi un/a travel blogger per la prossima intervista?

Ne leggo molti e senza paura di sembrare retorico, sono amico con tanti/e travel bloggers, te ne dico due con cui ho condiviso un blog tour indipendente:
Francesca Turchi di Travel’s Tales perchè ha un blog di viaggio puro, ci trovi una marea di consigli e informazioni;
Michela Simoncini di ComunicaTeStesso, travel blog atipico ma ogni articolo è talmente sentito e vissuto che è sempre un piacere leggerlo.


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