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Cristiano tra le nuvole

Da Sharebook @sharebook1
Immagine:  Cristiano tra le nuvole

Dondola, solo solo sul dondolo. A vederlo da qui sembra il Piccolo Principe, proprio lui, magrolino con i capelli biondi con la frangetta ad incorniciargli il visetto magro e simpatico, che ti chiedi sempre se quegli occhiali non siano troppo grandi per lui.
Ma è quando si apre quel suo sorrisetto furbo e sdentato che ti conquista.
Dondola, sul dondolo senza cuscini, seduto a diretto contatto con le molle che gli lasceranno sicuramente il segno rosso sulle gambe. Sfoglia un libro pieno di figure, a vederlo da qui, il balconcino al primo piano, sembrano navi, modelli di navi. Non faccio fatica ad immaginare la sua mente volare via, cullato dal dondolio, a navigare su mari in tempesta, lui coraggioso capitano di un equipaggio di pirati alla conquista dei mari inesplorati, pronti all’attacco, al saccheggio.
Il suo pupazzo preferito, un grazioso peluche che ha da quando è piccolo, è diventato un pericoloso killer, Cristiano lo ha addestrato ad attaccare per uccidere.
Gira per il grande giardino, segue i due vecchi cani che abitano questa casa, si rifugia in una piccola casetta di legno che suo padre gli ha costruito, dove è stato predisposto un tappetino da campeggio con un sacco a pelo, un lettore cd con una ciotola. Una ciotola sì, perchè se metti gli auricolari nella ciotola la musica rimbomba e allora la puoi sentire anche senza metterti gli auricolari nelle orecchie, come se avessi un piccolo impianto stereo. E’ così fiero quando me lo mostra, mentre mi dice che lui lì ci dorme qualche volta, che è come fare campeggio. Sulla porta della casetta, che lui chiama “il suo alloggio”, c’è appeso il numero civico 2.
E’ lì da solo, continua a dondolarsi, ogni tanto guarda su, nella mia direzione, quasi a volersi tenere compagnia con la mia presenza silenziosa, quassù.
E’ molto piacevole parlare con lui, sentirlo raccontare le sue storie, ascoltare le sue fantasie, anche quando la voce gli si interrompe, inciampando su qualche parola che non capisci perchè non riesca a pronunciare fluidamente. Sembra stare altrove, sembra che questa grande casa divisa in appartamenti, ciascuno dei quali ospita persone e storie da ogni parte d’Europa, sia per lui nient’altro che lo scenario delle sue battaglie, delle sue conquiste spaziali, delle sue avventure incredibili con chissà quali supereroi a combattere al suo fianco.
Cristiano, portami con te, mi porti con te? Facciamo che io sono una principessa imprigionata da mostri cattivi e tu l’eroe che mi salverà?
Adesso ha preso un lungo bastone di legno e lo punta a terra per darsi la spinta e dondolarsi di più, più veloce, su quel dondolo sgangherato.
Tutto qui è silenzioso e lento, sembra che anche un respiro profondo debba disturbare la quiete che regna sovrana.
Ma Cristiano chissà dov’è adesso, chissà cosa vedono i suoi occhi di bambino dietro quegli occhiali spessi, Cristiano con i calzoncini corti e le gambette magre, i calzini corti e le Crocs.
Ieri mi ha detto che non ama andare a scuola, che per lui dovrebbe esistere solo l’intervallo, al massimo scienze e informatica, che almeno devi solo stare seduto ad un tavolo davanti al pc.
Eppure non è un bambino pigro, tantomeno svogliato, no non lo è affatto.
E’ un bambino un po’ solo e pieno di fantasia, dolce e simpatico, sveglio, parecchio sveglio.
Questo luogo protegge la sua fantasia al punto da non fargli mancare amichetti o play station, la casa è piena di giocattoli, davvero sembra il paese dei balocchi ma lui sembra non vederli. Lui ha scoperto che con una ciotola e un lettore cd puoi crearti il tuo piccolo impianto stereo nella tua piccola casa di legno con il numero civico 2 vicino alla porta.
Lo guardo dondolarsi, lui guarda me e mi sorride.
Continuo a respingere questo senso di malinconia che sento in fondo al cuore, ma non posso. Vorrei che Cristiano restasse sempre così, mentre so che presto la sua fantasia innocente verrà sporcata e imbrigliata da una società spietata, molto più dura e crudele dei mostri che adesso combatte dal suo dondolo scassato.
Sii forte Cristiano, distruggili tutti, vola fra le stelle e vienimi a prendere.

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