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Cristina di svezia e l' ermafrodito

Da Teoderica
CRISTINA DI SVEZIA  E L' ERMAFRODITO
Cristina, la futura regina di Svezia, nasce in una gelida notte di dicembre del 1626 e, per un errore delle levatrici, viene dichiarata maschio. Un errore che è solo il primo segno di un'ambiguità che condizionerà tutta la sua vita e la renderà una figura molto originale (e chiacchierata). Ereditato, a soli sei anni, il trono di Svezia alla morte del padre Gustavo II Adolfo il Grande, Cristina riceve un'educazione adeguata al rango principesco. Ciononostante, dimostrando un temperamento vivace e anticonformista, la giovane sovrana non di rado mangia e bestemmia come il più rude dei soldati, e preferisce gli abiti di foggia maschile, le scarpe basse e i capelli corti alle vesti sontuose e alle complicate acconciature che sarebbero state più consone al suo ruolo. Curiosa, colta e intelligente, sviluppa interessi in molteplici campi, dalla storia antica all'archeologia, dal balletto alla pittura, e attira alla corte svedese letterati, scienziati, artisti e filosofi, tra i quali Cartesio, che a Stoccolma finì i suoi giorni, stroncato dai rigori del clima. Nel 1654, pochi anni dopo l'incoronazione ufficiale, decide, con enorme scandalo, di convertirsi al cattolicesimo e di trasferirsi nel Sud dell'Europa, e abdica in favore del cugino Carlo Gustavo. Lascia quindi la Svezia, si converte e inizia una stravagante e dispendiosa nuova esistenza a Roma. Di natura incostante e carattere imprevedibile, Cristina si lascia coinvolgere in progetti politici ambiziosi che non riesce a portare a compimento. Figlia di un secolo inquieto caratterizzato da profondi cambiamenti, Cristina si troverà, a sua volta, a un bivio su questioni di religione, di potere, di politica e di sesso. Considerata di volta in volta Iesbica, prostituta, ermafrodito e atea, infranse ogni convenzione per affermare il suo diritto a decidere e a seguire Ie proprie inclinazioni a prescindere dal ruolo, dal rango e dall'essere una donna.
immagine di Teoderica

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