- arte contemporanea
- cristina picciolini
- scuola di pittura
- white art gallery
Oggi vorrei presentarvi un’artista che mi ha molto colpito sia per la sua passione che per la sua personalità.
Cristina Picciolini nasce e cresce in Maremma, nel sud della Toscana, terra di Etruschi di antichi Romani e d’influenza Spagnola. Si diploma all’Accademia di B.Arti di Firenze e nello stesso anno crea una sua scuola di pittura sempre in maremma, con lo scopo di unire giovani e anziani in uno scambio di idee e di energie. Dopo sei anni di soddisfazione e di successi vari avuti con la sua scuola,si trasferisce a Monaco di Baviera nel 1995, e da li inizia un nuovo cammino artistico insieme alla famiglia che si é appena creata.
COM’E’ STATO IL TUO INIZIO NEL MONDO DELL’ARTE?
Il mio inizio nel mondo dell’Arte è arrivato a Monaco a contatto con pochi artisti italiani che come me avevano lasciato l’Italia,un modo per confrontarsi e poi a stretto contatto con una città che sotto il profilo artistico aveva molto da offrire nonostante la chiusura mentale del pubblico bavarese. Se invece per inizio nel mondo dell’Arte intendiamo quello vero e profumato di spontaneità, allora posso dire di aver iniziato molto presto. Sono cresciuta e stimolata dall’età di 5 anni fino alla mia adolescenza da artisti come Bruno Martinazzi, Mario Schifano e Gaetano Pompa.
COME NASCE LA TUA ARTE?
La mia arte nasce proprio dall’incontro con i 3 artisti che ti ho sopra citato, trall’altro molto diversi e tutti estremamente interessanti. Passando per la casa di famiglia e lasciando un segno indelebile non potevo non rimanerne influenzata, poi la mia passione ha fatto il resto! La mia arte nasce da un grande studio del disegno e molto più tardi mi avvicino al colore. Infatti il mio lavoro si divide in due parti, i lavori ad acrilico su tela e i lavori a china su carta. Nei primi ci sono le mie riflessioni più profonde, e nelle chine, quelle che verranno esposte a Merano,esce fuori la mia spontaneitá, quello che in fondo la tecnica mi permette DI ESPRIMERE.
C’E’ UN OPERA CHE “SENTI” DI PIU’?
L’opera che sento di più in questo momento è „odore di salmastro“ quella che viene presentata nell’invito della White Art Gallery di Merano. Fa parte della serie delle Maschere. Con il sottotitolo odore di salmastro, che lascia pensare subito al mare, io ho preferito scendere un pochino più in profondità e associarlo ad uno stato d’animo, quello stato d’animo agro dolce, che passa attraverso gli sguardi increduli, arrabbiati e delusi difronte ad una societá infrantumi,senza più valori e percorsi da seguire, quelli, che nei ricordi del mio bel mare che mi ha vista bambina felice e ottimista vedo crollare come castelli di sabbia.
QUALI SONO I TUOI PROGETTI PER IL FUTURO?
Dopo la mostra di Merano è in preparazione un altra mostra per Bergamo, ma questa volta saranno le mie tele a mettersi in mostra. Mi fa molto piacere entrare in Italia con le mie opere dopo 20 anni !Nel frattempo sto lavorando ad progetto editoriale e ad un progetto come autrice per un documentario.
Se anche voi siete rimasti colpiti da questa formidabile artista potrete vedere la sua mostra personale alla White Art Gallery di Merano dall’undici giugno al nove luglio.
One Comment
-
Canegatto
Veramente una artista. Grazie per l’articolo e auguri
Per commentare registrati oppure loggati.