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Critica alla critica: Batman (1989)

Creato il 28 settembre 2011 da Soloparolesparse

Al centro della Critica alla Critica di oggi c’è Batman di Tim Burton.
Il nostro Evit ha qualcosa da ridire su come Cinematografico.it ha raccontato la trama del film ai suoi lettori.

Critica alla critica: Batman (1989)

Nell’immaginaria cittadina di Gotham City, il giovane miliardario Bruce Wayne, che ha assistito da bambino al feroce assassinio dei genitori, compiuto da alcuni rapinatori senza scrupoli, ha deciso di combattere tutti i malfattori. Disponendo di molto denaro, di una eccezionale macchina blindata e di un aereo specialissimo (ce li volete elencare tutti?), egli è diventato il misterioso uomo mascherato che combatte il crimine travestito da pipistrello e sembra poter volare (che dettaglio inutile, un super eroe vestito da pipistrello “sembra poter volare”, ma va!?). A capo della malavita della città, dopo l’eliminazione di Grissom (il nome del vecchio boss è un altro dettaglio superfluo), c’è ora Jack Napier, un gangster spietato, che, durante uno scontro con Batman, è precipitato in una vasca d’acido, uscendone vivo, ma sfigurato. Divenuto pazzo (ho paura che già lo fosse), dopo aver subito una plastica facciale (è la plastica facciale che lo ha reso pazzo? Da notare le virgole usate a caso), che gli ha provocato un perenne ghigno sulle labbra, Napier, soprannominatosi Joker, indossa coloratissimi costumi da clown e si comporta con sinistro sarcasmo (l’uso della virgola viene insegnato già alle elementari). E’ potentissimo, ha seguaci spietati e vuole sconfiggere e uccidere il misterioso Batman, la cui identità è nota solo al fedele ed anziano domestico, Alfred, col quale vive in un palazzo-fortezza, nei cui sotterranei si celano armamentari sofisticatissimi (bleah, ancora dettagli superflui e misuso della virgola). Frattanto il giovane Bruce ha conosciuto Vicki Vale, una bella ed intraprendente fotografa d’attualità (mi raccomando “d’attualità”, nel caso pensaste che potesse essere una fotografa naturalista che si dedica alle farfalle), e i due presto si innamorano, ma anche lei ignora che egli è Batman. Joker, che si è invaghito di Vicki, dopo aver sfregiato molte importanti opere d’arte e seminato il panico in città, avvelenando alcuni cosmetici, per sfidare Batman rapisce Vicki e la porta in cima ad un altissimo campanile (questo paragrafo sarebbe da correggere con penna rossa depennando tutto!!! L’autore perde il senso della frase troppo impegnato a cercare di azzeccare, senza successo, le incidentali). Qui si svolge un terribile combattimento nel quale Batman elimina i complici di Joker; poi ha una cruenta lotta con il sinistro Jack (a questo punto è il Joker, non è più Jack, se proprio vogliamo essere pignoli), che precipita dall’alto e muore (ah grazie! La solita trama al completo). Vicki può finalmente abbracciare Batman, che precedentemente aveva scoperto essere Bruce. (Precedentemente? Che fanno, omettono particolari importanti ma si impegnano a descrivere il Joker come “sinistro”?)


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