Posted 29 marzo 2013 in Croazia, Elezioni ad est, Slider, Unione Europea with 3 Comments
di Davide Denti
Nel 1500, le isole della costa croata erano conosciute per essere infestate dai pirati uscocchi, tanto da far scoppiare diverse guerre tra l’Austria e Venezia (il nome non è andato dimenticato, tanto che oggi Uskok è l’ufficio antimafia croato). Negli anni 2010, potrebbero essere altri pirati croati a tornare alla ribalta in Europa. La Piratska Stranka, il partito pirata croato, si presenta alle elezioni suppletive per il Parlamento europeo e potrebbe guadagnare un seggio.
La Croazia entrerà a far parte dell’Unione europea il primo luglio (la Commissione ha dato nei giorni scorsi il suo via libera definitivo), e prima di allora dovrà aver pronti i nomi dei dodici nuovi europarlamentari destinati a rappresentare Zagabria nell’emiciclo di Bruxelles e Strasburgo. Un mandato breve, di un solo anno, prima delle elezioni pan-europee del maggio 2014, ma comunque i primi croati mai eletti nelle istituzioni comunitarie.
Le elezioni si terranno il 14 aprile, con un sistema proporzionale a liste aperte e collegio unico nazionale. I partiti maggiori saranno sempre i soliti: nei sondaggi, SDP è dato al 24-30%, nonostante l’emorragia di voti a sinistra verso i Laburisti (10-12%); segue l’HDZ (16-20%). Tuttavia, il Partito Pirata è dato al 6,4%, un livello più alto dei fisiologici voti di protesta, e considerato vicino alla soglia che permetterebbe l’elezione di un eurodeputato pirata croato. L’eventuale eletto si aggiungerebbe così ai due euro-pirati svedesi di Bruxelles, Christian Engström e Amelia Andersdotter, che siedono nel gruppo dei Verdi.
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