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Crocetta teme di fare la fine di mattei
Creato il 10 marzo 2013 da Antonella Di Pietro @Antonella_Di_PiDa un verbale d’interrogatorio reso alla magistratura italiana dall’ex senatore Sergio De Gregorio, si evince che uno dei motivi della caduta di Prodi e del governo di centrosinistra risieda nei rapporti tutt’altro che teneri della Cia sull’establishment prodiano in relazione alla presunta contrarietà di Prodi al Muos. Questa dichiarazione ha messo in fibrillazione il Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, che teme di fare la fine di Enrico Mattei, capo dell’Eni e inviso agli americani, morto in un misterioso incidente aereo. Il Muos, un sistema di comunicazione satellitare a onde elettromagnetiche a bassissima (per i sottomarini) e altissima (per i droni) frequenza della Marina militare USA è per gli americani, qualcosa di più di un allargamento della base "radio trasmetter" già presente a Niscemi, ma una infrastruttura strategica per lo scacchiere militare mondiale. "Sono seduto su una polveriera. Se si è mossa la Cia per far saltare un governo nazionale, figuriamoci cosa può succedere a un semplice presidente della Regione" afferma Crocetta "Le dichiarazioni di De Gregorio sono davvero inquietanti! Già dai primi giorni dal mio insediamento sono partiti i dossier nei miei confronti. Ed è chiaro che a muoversi, in questi casi, sono i poteri forti. Non è mafia. O meglio, non stiamo parlando solo di mafia. Questi poteri, in passato, a mio parere, furono responsabili, ad esempio, della sparizione di Enrico Mattei. Da adesso in poi mi aspetto una reazione da parte di qualcuno. Gli stessi, magari che in passato avevano l'obiettivo di far commissariale la Sicilia, in modo da far saltare tutto e reinstaurare il loro ordine". Dichiarazioni veramente scioccanti, quelle rilasciate dal Governatore della Sicilia che, finora, come un novello Don Chisciotte, aveva sempre detto di tenere testa a qualsiasi potere. Al riguardo interviene il senatore siciliano di Grande Sud Mario Ferrara: "Le affermazioni di Crocetta sono gravi e allarmanti. Gettano ulteriori, pesanti ombre su un’opera che, invece, dovrebbe essere valutata per i suoi reali effetti sulla salute delle persone in base a dati scientifici incontrovertibili. Generare nuovo allarmismo è un modo subdolo per intorbidire le acque. La gente di Niscemi di tutto ha bisogno, tranne che di scarsa chiarezza e nuove teorie su complotti internazionali che partirebbero addirittura dalla scomparsa del padre dell’Eni. Invitiamo Crocetta alla cautela e, qualora non l’avesse già fatto, di rivolgersi alle autorità competenti, raccontando anche a loro la sua intrigante spystory".
Antonella Di Pietro©