Domenica pomeriggio splendente di sole. In giardino i piccoli crochi sono presi d’assalto dalle api, numerosissime, affamate e affannate a succhiare il primo nettare, di fiore in fiore.
A proposito di crochi. Sono gli ultimi fiori d’inverno del giardino e i primi ad annunciare la primavera. Amano il sole invernale, si aprono ogni giorno solo se in posizione luminosa, si richiudono quando il sole se ne va e nelle giornate grigie le corolle non si aprono neppure. Pianteli quindi in posizione soleggiata, mai in ombra. Fioriscono a lungo, solo il rialzo progressivo della temperatura accorcia la loro fioritura. Sono piantine, anzi bulbose, durevoli e robuste che si moltiplicano facilmente e rapidamente; interrando i bulbi in autunno, si ripresentano puntualmente di anno in anno, alla fine di febbraio. Col tempo ogni bulbo genera attorno a sè numerosi bulbilli, allargandosi ogni anno sempre più.
Ecco come descrive i crochi Vita Sackville-West, grande esperta di giardinaggio:
[...] In questo periodo mi trovo a rimpiangere di non aver piantato un numero maggiore di crochi, tanto indaffarati a spuntare in rapida successione. Sono così incantevoli, e così piccoli. Coltivati in una ciotola o una vaschetta, risultano affascinanti per la casa.[...] Coltivati all’esterno, sui terrapieni rocciosi, appaiono squisitamente proporzionati all’ambiente che li circonda, mentre nelle aiuole aperte, oppure nelle tasche di un giardino alla giapponese, tendono a perdersi nel vasto spazio del paesaggio circostante. E’ bello ammirarli in primo piano, per poterne meglio apprezzare le pennellate di colore sulla pagina esterna dei petali; sembrano tracciate da un pennello sottile, magari guidato dalla mano sicura di un invisibile copista cinese che le sfuma in bronzo e lilla. Non ultimo incanto dei nostri piccoli crochi è l’abitudine di schiudere diversi fiori sullo stesso stelo.
da: Il giardino alla Sackville-West, 1991 Franco Muzzio editore
http://www.giardinodeibulbi.net/crocus.html