Il mondo dei veicoli commerciali ha stabilito un vero e proprio record nello scorso mese ma, purtroppo, non stiamo parlando di un record positivo. Si tratta di un calo nelle vendite che tocca il -20,7% rispetto agli anni precedenti.
Questo picco negativo non è stato mai registrato dal 1990, anno in cui è stato preparato il tabulato per i dati ufficiali del Centro Studi UNRAE. Si stima che le vendite siano pari a 51.035 veicoli commerciali venduti, circa 13.000 in meno allo scorso giugno 2012 e la crisi non accenna a finire. I veicoli commerciali Fiat hanno risentito del calo negativo e la casa produttrice è corsa al riparo cercando di offrire ai clienti promozioni ed offerte ad hoc per ogni esigenza. Basterà tutto questo per fermare il lento declino del mercato?
L’UNRAE continua a specificare che la perdita è davvero ai massimi storici con una perdita di oltre 230 milioni di euro per tutto il settore che si ripercuote anche sullo Stato Italiano che ha perso circa 40 milioni di euro per l’IVA che, ovviamente, senza vendite non sussiste. È necessario, secondo l’intervista rilasciata dal presidente dell’Unrae, Massimo Nordio, che ci sia un rilancio dei consumi non solo nel settore dei veicoli commerciali ma in tutti gli altri settori poiché i veicoli rappresentano il mezzo tramite cui l’economia del nostro Paese si muove. Se le aziende sono in crisi, i trasporti seguono a ruota in un vortice da cui risulta difficile uscire. Sebbene marchi importanti per l’Italia come la Iveco del Gruppo Fiat stiano avendo successo all’estero, tutto ciò non basta a risvegliare il settore dei veicoli commerciali e professionali.
A settembre bisogna invertire la rotta, cercando di far leva sugli incentivi statali e sulle promozioni per poter contrastare il periodo di crisi che non è solo italiano ma anche europeo e mondiale.