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Cromatismi

Creato il 31 dicembre 2013 da Alchimag
MInimal
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Casetta in legno
Casetta in legno
CocaCola Bottiglia
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Cromatismi
Cromatismi
Ferrari
Ferrari
Il colore sotto analisi
Il colore sotto analisi
colore è un linguaggio

I nostri panorami cromatici sono definiti da tre categorie di colori con cicli di vita diversi:

i neutri, gli accenti e i materiali. I primi determinano il background cromatico, un tempo duravano dieci anni, ora circa cinque; gli accenti sono invece le tinte più sature usate per contraddistinguere un prodotto e cambiano ogni 3 anni circa. I cicli più ampi, 15 anni, sono relativi ai materiali che caratterizzano le architetture e che influenzano di conseguenza anche i neutri e gli accenti. L’analisi delle tendenze ha permesso di scoprire che i cambiamenti cromatici significativi si registrano ciclicamente, ed è quindi possibile individuare con un buon margine di precisione il paesaggio relativo al colore del futuro: ad esempio i bianchi stanno scendendo e al loro posto stanno arrivando i naturali che sono i colori di tendenza del momento e non erano così presenti dagli anni ’70.

Per il 2015 si prevedono nuovi cromatismi che ci riporteranno agli schemi policromatici degli anni ‘80 ma con saturazioni rivisitate in chiave ecologica.

Per parlare approfonditamente del colore però bisogna prima di tutto fare alcune precisazioni. Esistono infatti 2 gruppi di colori: gli ICONICI e i SINTATTICI.

 

Colori Iconici: ossia i colori propri di un oggetto o di un materiale che possono essere divisi in 3 categorie: materici, funzionali, storici.

1)   Materici, ossia i colori propri dei materiali naturali e in base alla loro natura si dividono in tre sottocategorie (reali, imitativi, evocativi)

2)   Funzionali, sono colori legati a un oggetto per una precisa funzione, spesso segnaletica, come il rosso degli estintori, oppure ergonomica, come il verde nelle sale operatorie.

3)   Storici, colori che si sono affermati nel tempo come ad esempio il rosso della Coca-Cola.

 

Colori Sintattici: normalmente attribuiti ad oggetti che non hanno un colore proprio.

1)   Generici, colori che hanno un legame generico con l’oggetto al quale sono associati, di solito applicati a prodotti in plastica o verniciati.

2)   Astratti, sostituiscono i colori iconici di un oggetto, come ad esempio della cioccolata azzurra.

 

In questi anni è nata una nuova generazione di materiali tecnici, attenti all’ambiente, con identità a volte precise, altre ambigue: è importante acquisire la sintassi per accostarli tra loro correttamente. Per trattare i colori, è importante ricordarsi che le armonie cromatiche hanno regole consolidate e prevedono schemi a due, tre o più colori con equilibri di tinta, chiarezza e saturazione. Il supporto materico non è considerato e spesso una scelta sbagliata compromette il risultato. Quando sono contemplati sia i colori sia i materiali e si crea una corrispondenza tra la percezione visiva e quella tattile si parla di armonie metacromatiche. In questo caso vale la regola della coerenza: materiali reali con materiali reali, ad esempio vero legno con vera pelle; evocativi con evocativi e, con il beneficio del dubbio, imitativi con imitativi. È rischioso, invece, abbinare i materiali reali con quelli imitativi (vero legno e finta pelle) perché l’accostamento è disarmonico: si genera una discrepanza tra la percezione visiva e quella tattile che genera una delusione sensoriale.

(Francesca Valan)


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