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Una giornata breve ma intensa iniziata alle 7 del mattino con gente scalpitante davanti al seggio, pronta a dire la propria sui quesiti in esame. Decisamente assonnati noi scrutinatori, ma un po' ansiati da questo quorum dietro l'angolo. Non è servito aspettare molto, anche se il tempo scorreva lentamente: alle 10, nel mio seggio si è raggiunto il 50%. Praticamente si poteva già stappare lo spumante: "il nostro è un seggio campione, solitamente rispecchia l'andamento nazionale", continuava a sostenere la mia presidente di sezione. Come non crederle? Di gente ne è venuta davvero tanta: tanti non sapevano neanche da che parte fossero girati, tanti ragazzini alla loro prima esperienza facevano domande un po' timorosi (leva 92, la più giovane), altri andavano spediti e uscivano a tempo record. Insomma, un melting pot di gente che neanche a 5 minuti prima dalla chiusura del seggio smetteva di arrivare. ci volevano anche quelli dell'ultima ora. Una signora è arrivata addirittura un ora dopo, pensando potesse votare. Pensate se fosse stata lei quel +1 decisivo...ma direi che possiamo soprassedere, visto i risultati finali nazionale: un 57% da sogno.
Lo spoglio delle schede non è stato emozionante, i SI' sono stati la maggioranza, i NO veramente rari, ancora di più quelle BIANCHE o NULLE. Credevo ci potessero essere più scontri avvincenti. Invece no. Cioè sì. Beh, tutti aspettavamo il GRANDE SI'. Il legittimo godimento. Alla fine l'Italia si è espressa unita e a gran voce. Sarà stata un'onda emotiva, sarà stata un'onda politica, sarà stata un'onda sull'onda di chi incitava ad astenersi. Sta di fatto che è giunto il momento di cambiare davvero. AVANTI O POPOLO...ma sul serio, questa volta.