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Cronache dal Festival del Self-publishing

Creato il 18 aprile 2011 da Scrid

Immeritatamente trascurato dai siti letterari, abbiamo deciso di dedicare un paio di appuntamenti al Primo Festival del Self-publishing, che si è tenuto a Banchette (To) lo scorso 9 e 10 Aprile 2011.

L’organizzazione è dell’associazione artistico culturale Progetto e Materia – che ringraziamo per la disponibilità dimostrata nel fornirci il tutto il materiale relativo all’evento – patrocinato dal Comune di Banchette, dall’OPE (Osservatorio Parlamentare Europeo) e dal Consiglio d’Europa, in partnership con la rivista letteraria Inchiostro e la casa editrice Boopen.

Tema della manifestazione: “se son storie, fioriranno…”, cioè, come superare la difficoltà di far conoscere al pubblico il proprio libro dopo averlo pubblicato per vie del tutto indipendenti.
A tale scopo, il Primo Festival del Self Publishing si è proposto quest’anno di offrire agli autori, da un lato la possibilità di presentare le loro opere di fronte a una platea e di commercializzarlo, dall’altro di organizzare una mostra mercato con pubblicazioni alternative a quelle solite disponibili nelle librerie o negli stand delle grandi fiere.

Alle due giornate di Festival hanno partecipato complessivamente 25 autori, provenienti in prevalenza da Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia e Veneto.
Ognuno di loro ha potuto, non soltanto promuovere la propria opera, ma anche descrivere le proprie esperienze di autore indipendente, i motivi della scelta che l’hanno condotto all’autopubblicazione e le strategie che persegue per farsi conoscere.

“Sono emerse a tal proposito due scuole di pensiero” ci spiega Chiara Abrardi di Progetto e Materia “chi punta tutto sulle presentazioni, la distribuzione autonoma nelle librerie, la partecipazione a manifestazioni letterarie di vario genere e chi si affida in particolar modo ai nuovi media come siti web, blog, social network, booktrailer, Scribd“.

“Grazie all’intervento di alcuni esperti, si è parlato anche di cross-media publishing, e-book, licenze Creative Commons e di come l’utilizzo di questi strumenti possa non scavalcare l’editoria cartacea o il classico diritto d’autore, ma integrare le forme tradizionali di divulgazione di un’opera in modo da renderla accessibile al più vasto target possibile di lettori”.

Non perdetevi il prossimo articolo con le immagini e tutti gli approfondimenti dal Primo Festival del Self-publishing.


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