I Contenuti
Tecnologie impazzite, ribelli telematici, realtà virtuali, ecologie stravolte, guerre multimediali, manipolazioni genetiche: è questo il "basso futuro", uno scenario di estrema decadenza assai sinistro e inquietante. Ma soprattutto incredibilmente vicino al nostro presente... Su questo sfondo profetico Bruce Sterling ha ambientato, quasi una ventina d'anni fa, gli undici racconti compresi in questa antologia: una raccolta di storie che hanno cambiato il volto della letteratura fantascientifica del nostro tempo, dando origine alla letteratura cyberpunk, genere di cui Sterling stesso è, assieme a William Gibson, l'indiscusso maestro.
La Recensione
Non so davvero perché, ma non riesco ancora a farmi piacere Sterling come vorrei. E dire che lui è proprio il padre cofondatore del genere che più amo, il cyberpunk. Alla fantascienza visionaria e ipertecnologica di Gibson, che preferisco, si affianca quella più sociologica e geopolitica di Sterling. L'obiettivo che l'autore si pone in questi undici racconti è di dare vita ad altrettante visioni di futuro, rigorose e concrete.
Se certe visioni risultano oggi superate, e altre decisamente fuori fuoco, alcune assumono decisamente l'aspetto di vere e proprie profezie: Sterling è uno con i piedi per terra, un osservatore molto attento e molto perspicace. Se il confronto/conflitto tra le due grandi potenze, gli States e la Russia, risulta oggi archiviato (di certo non lo era quindici anni fa, al tempo della pubblicazione di questa antologia), altri problemi geopolitici, come l'islamismo, risultano ancora più attuali. Anche nelle sue visioni più estreme, paradossalmente: come nel racconto Il Compassionevole, il Digitale, che ha per protagonista un islamismo tecnologicamente avanzato, perfettamente integrato con una visione cyberpunk che non è più appannaggio dell'Occidente - e se si considera che nelle più recenti rivoluzioni dell'Africa mediterranea ha giocato un ruolo fondamentale l'uso sapiente (forse molto più che in Occidente) di Internet e dei social network, non ci si stupisce più di tanto.
In altri racconti riecheggia invece l'eco della Guerra del Golfo (del resto, gli anni sono quelli), e in questi l'ardita visionarietà della fantascienza lascia il posto ad una narrazione fin troppo rigorosa. L'impressione è che, in certi casi, Sterling abbia tentato di liberarsi dei vincoli della scrittura di genere, senza però riuscire a dare una forma precisa ed un significato: insomma, scrivere dei rapporti tra i soldati di un battaglione russo stanziato in Asia centrale di certo non è cyberpunk, forse una sorta di fantascienza sociologica, ma dove voglia andare a parare non si capisce.
Non mancano momenti di riflessione etica, ad esempio sul progresso scientifico e tecnologico, dagli incubi nucleari a quelli neurali.
Alla lunga, però, la ristretta offerta tematica, in parte "scaduta", finisce col risultare ripetetiva. Qualcosa si salva dall'usura del tempo, molto altro no, e di certo è troppo poco per poter affermare, come si legge nella quarta di copertina, che questi racconti hanno cambiato il volto della fantascienza odierna.
Giudizio: +3stelle+
Articolo di Tancredi
Dettagli del libro
- Titolo: Cronache del basso futuro
- Titolo originale: Globalhead
- Autore: Bruce Sterling
- Traduttore: L. Serra
- Editore: Mondadori
- Data di Pubblicazione: 2005
- Collana: Piccola biblioteca Oscar
- ISBN-13: 9788804537557
- Pagine: 306
- Formato - Prezzo: 10,00 Euro