CRONACHE DI ESSE : Come eravamo

Come tutto questo ebbe inizio… ben 12 anni fa!
Chiunque potrebbe dedurre, leggendo i nostri articoli e guardando le nostre foto, che tra me e il Johnny c’è un’amicizia che dura da un bel po’ di tempo. Pure troppo, visto che tendiamo a dire le stesse cose, con lo stesso tono di voce, per lo più contemporaneamente.

Caso però vuole che l’inizio della nostra amicizia non sia stato proprio normale. Anzi, avrebbe potuto semmai essere l’inizio di un astio reciproco.

Correva l’anno 1999. Per quanto sia incredibile, sia io che il Johnny eravamo studenti di un Istituto Tecnico Industriale Statale con specializzazione in Informatica. Arrivò il momento di un’assemblea di istitituto e per l’occasione si decise di organizzare un concerto formato da band sia interne che esterne alla scuola. Essendo amico di uno dei rappresentanti d’istituto, venni chiamato ad assistere ai preparativi del giorno prima, che consistevano in una battaglia all’ultimo sangue a colpi di Kinder Cereali. Non ci fu nient’altro in tutto il pomeriggio che assomigliasse a qualcosa di organizzato. Iniziai a pensare che quell’ambiente, finalmente dopo molti anni passati al suo interno, mi piaceva.

Il mio amico rappresentante d’istituto mi convinse a fare da presentatore al concerto dell’indomani. Non ricordo se lo proposi io o lui, ma concordammo che lo dovevo fare vestendomi come il Corvo. Con risultati esteticamente meno coinvolgenti del film con Brandon Lee:

Il giorno dopo mi presentai così conciato a scuola. C’era un atmosfera magica, sintetizzabile solamente con le parole CAOS TOTALE. Un tizio arrivò con la macchina carica di casse di birra e si mise a distribuirle anche ai professori. Gente da ogni dove si intrufolava (perfino un altro con la faccia dipinta di bianco come me). Vi direi “ragazze disinibite si concedevano ogni dove”, ma vi ricordo che eravamo in un ITIS. Purtroppo. Sigh.

Mi diedero un foglio con scritto ciò che dovevo dire. Era una normalissima presentazione di concerto, niente più e niente di meno. Salii sul palco. In quel momento mi arrivò una scarica incredibile di adrenalina nel vedere davanti a me tutte quelle persone che mi osservavano. Capii che in quel posto ci sarei voluto tornare il più spesso possibile. E decisi di condire la presentazione dei gruppi con un tocco personale: la urlai dall’inizio alla fine.

Accolto come l’eroe dei 2 mondi dai miei amici (che gioivano del fatto di essere riusciti inconsapevolmente a produrre una situazione lollosa), me ne andai in giro per la festa baldanzoso e orgoglioso di ciò che avevo fatto.

Ma dov’è Johnny nel frattempo?

Il nostro eroe anglosassone si sta sbronzando allegramente con qualche amico. Ebbene sì, si tratta di uno dei primi momenti veramente molesti della sua vita.

Attira la mia attenzione su un foglio che ha in mano. E’ una cartolina raffigurante il nostro amato premier Silvio Berlusconi. Mi dice:

“Oi vecchio! Vuoi sputare anche tu sulla faccia di Berlusconi?”

Guardo la cartolina gocciolante di catarro e saliva proveniente da chissà dove.
Guardo lui.
Inorridisco.
Me ne vado.

Ci rincontreremo qualche mese dopo. Finimmo entrambi nell’organizzazione scolastica (io come tutor, lui come rappresentante d’istituto) e dopo qualche chiacchiera decidemmo di suonare insieme.

Come potete vedere dalla foto, eravamo un gruppo alternative rock (non si nota?).

Il resto è troppo da raccontare: sbronze infinite, ragazze che ci trattano di merda, feste inquietanti, assurdità continue.

Una vita, insomma, all’insegna della molestia.

P.S.: il giorno dopo quell’assemblea d’istituto, i rappresentanti degli studenti vennero convocati urgentemente dal preside, che esordì così:

“Ragazzi miei, passi per la birra, passi per tutto il casino fatto, passi anche per quel folle che urlava sul palco con la faccia dipinta di bianco. Ma mi spiegate come è possibile che qualcuno abbia rubato una turca?!?”

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