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Cronache londinesi post match e post mortem

Creato il 11 aprile 2013 da Rightrugby
Cronache londinesi post match e post mortem Ci si prepara a tornare sui campi con l'avvicinarsi del fine settimana, ma qualcuno è alle prese con i postumi dello scorso week-end di coppa. Tipo gli Harlequins, eliminati nei quarti di Heineken Cup dal Munster al The Stoop - e pare quasi un destino che per l'occasione, i quarti, i Quins debbano fare i conti con qualche polemica anche se stavolta siamo ben lontani dall'affare Bloodgate. La società londinese infatti sta investigando tra i propri sostenitori perché allo stadio ci sarebbero stati troppi sostenitori irlandesi se paragonati alla porzione di biglietti collocati per gli ospiti. 
Teoricamente il 25% dei biglietti era destinato a loro, per un totale di 3.750 posti. Erano di più e pare che i tifosi inglesi abbiano messo in vendita i loro ticket ad esempio su eBay e "altri canali non autorizzati", come si legge in un comunicato degli Harlequins. Un tradimento, mormorano. "Era chiaro che il Munster avesse una presenza allo stadio che andava ben oltre il numero di biglietti ufficialmente messi a disposizione. Il club è deciso ad identificare qualsiasi persona che abbia venduto il suo biglietto". 
Nel frattempo i Leicester Tigers hanno espresso rammarico per la decisione della European Rugby Cup di non procedere nei riguardi di Bakkies Botha per quanto accaduto nell'altro quarto di finale di domenica scorsa contro il Tolone. La seconda linea sudafricana avrebbe, secondo i Tigers e il loro director of rugby Richard Cockerill, colpito volontariamente il pilone Marcus Ayerza in occasione dell'azione che ha portato Botha a marcare meta, poi non convalidata da George Clancy e il TMO per un doppio movimento. Ayerza sarà costretto a saltare il resto della stagione per la frattura alla clavicola riportata nello scontro. Il caso era stato sollevato anche dal citing officer Eddie Walsh, ma il board europeo ha scelto di non proseguire oltre. 
Intanto i London Saracens e gli Exeter Chiefs hanno comunicato che osserveranno un minuti di silenzio in memoria di Margaret Thatcher prima del calcio di inizio delle rispettive partite: i Sarries contro Worcester domenica all'Allianz Park, i Chiefs sabato contro gli Irish. "E' una questione di rispetto e non di politica", ha commentato Edward Griffiths, chief executive dei Saracens che ha ricordato la decisione della regina Elisabetta II di partecipare al funerale per la Iron Lady mercoledì prossimo: "Dunque il minimo che possiamo fare è riconoscere l'importanza del momento". Scelta coraggiosa, con il dibattito che tiene banco: alla notizia della morte dell'ex Primo ministro conservatore alcune piazze delle città britanniche sono state teatro di festa e brindisi (The bitch is dead, lo slogan più gettonato), mentre altri oppositori come il registra scozzese Ken Loach hanno lanciato la provocazione di privatizzarne il funerale. Che non sarà di stato, ma al quale presenzieranno anche le truppe inglesi, specialmente i reparti che presero parte alla guerra delle Falkland. 
I tempi cambiano: nel 1967 alle esequie private di Clement Attlee che fu a capo del governo alla fine della II Guerra Mondiale, sconfiggendo Winston Churchill alle elezioni del 1945, il Times riservò poche righe in un box a pagina 5. 
Ps: nota di colore, il marito di Margaret, Denis Thatcher, di sabato si dedicava spesso alla sua passione, il rugby, vestendo i panni dell'arbitro. 

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