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Cronache Natalizie

Creato il 25 dicembre 2013 da Rory

piccoloangi

Col mio amato cuginetto Angi!

Buon Natale miei cari!

Come ogni anno, ecco la cronaca della mia Vigilia di Natale, che come di consueto somiglia più a un film trash anni Novanta che a una festa in famiglia!

Eviterò di raccontare il drink ai baretti e il folle giro degli ultimi regali del 24 mattina. Sappiate solo che ho litigato con un commesso sfranta, salvo poi riconciliarmi e fargli anche gli auguri di Natale prima d’uscire dal negozio.

Come sempre, ho festeggiato il Santo Natale con la famiglia di mia madre riunendoci a casa di nonna Giovanna, detta la Nonna del Corsaro Nero. Dovete sapere che noi siamo tanti, circa 20 ma alla fine siamo sempre almeno 25 perché alla nostra combriccola si unisce sempre qualche amico o simpatizzante, spesso attirato dalle rocambolesche narrazioni dei natali precedenti. Da vari anni a questa parte festeggiano con noi anche la fidanzata di mio cugino più grande, il vecchio Nick (anche se ha solo 29 anni è detto vecchio, poiché più grande) ed i suoi genitori. Il padre di questa cara ragazza si fregia d’essere un marchese e mio cugino Angi ed io l’abbiamo ribattezzato il Marquise de Sade, giusto per farci quattro risate. Costui è di destra e ovviamente monarchico, noi siamo tutti tendenzialmente comunisti, quindi vi lascio immaginare.

La cena è iniziata con un po’ d’alcool e qualche zeppola fritta della nonna in corpo. Tutto procedeva bene, con Angi che rimembrava ancestrali lotte col portinaio del palazzo, col quale si era giunti ad un punto di rottura tale che lui gli aveva detto “Buongiorno” e il perfido guardaporte aveva sputato a terra, con chiaro intento di sfida. Tra una portata e l’altra, con la panza che si gonfiava e la fine che tardava ad arrivare, si è chiaramente finiti a parlare di politica. Il Marquise ha iniziato a esporre le sue teorie destrorse sulla bontà dei picchiatori fascisti, con mio cugino Walter che sotto mio consiglio lo foraggiava per fargli tirar fuori altre perle, mio zio che voleva fare capa e bottiglia di vino e il piccolo Angi che osservava basito la scena e a un certo punto s’è anche alzato indignato da tavola.

Fortunatamente abbiamo smussato i toni iniziando a fare foto-ricordo dementi con cui vergognarci il resto dell’anno e velocemente è giunta la mezzanotte, però mi vergogno troppo di dire quello che fa la mia famiglia a quest’ora (niente di grave, è solo un po’ trash), quindi passerò direttamente al momento-regali. Il momento regali di una famiglia è sempre bello, perché il pavimento si riempie di carta da pacco e le facce si fanno spesso sconvolte per i doni che non sempre colgono il gusto del ricevente. Come ogni anno, io avevo fatto i regali alle mie cuginette-sorelline, che quindi erano azzeccatissimi e sono stati apprezzati, quindi almeno loro sono state contente. Infine tutto s’è concluso con un bel bicchiere di champagne, nel classico stile tarallucci e vino!

E voi? Come avete trascorso il Natale?


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