Ieri. Martedì 23 ottobre 2012. Al risveglio si capiva già qualcosa. Che sarebbe stato bello.
Milano. Proprio con quella luce lì.
La mostra di Picasso a Palazzo Reale con gli amici. Ho visto per la prima volta dal vivo le opere di Picasso. Fulminanti, conturbanti, inquietanti, immense, difficili, colori vivi sulla tela, come dipinti ieri, forme grandi, forme sottili, lineamenti grossolani, lineamenti delicati, occhi, tantissimi occhi, alcuni sbarrati sull'abisso, senza iridi, senza prospettive, altri malinconici, altri di una bellezza sovrannaturale, puntati lontano. Tratti che ti portano semplicemente a dire: è lui, ed è così.
I Soliti Idioti alla Fnac. Avevo dieci minuti esatti per poterli ascoltare. Mentre li aspettavo ho preso un caffè e li ho visti parlare con i fan. Ho pensato di dire qualcosa anche io. Ma alla fine ho preferito di no. Che cosa potevo dire? avrei avuto mille domande da fare. Ma anche nessuna. Loro parlano un sacco. Continuamente. In effetti non stanno un attimo zitti! Poi, in un unico, perfetto, rapidissimo istante di silenzio: ho scattato la foto. Che belli.
E così sono corsa alla libreria Mondadori Duomo. Per un evento molto importante che riguardava Kobo. Di cui vi raccontavo già qui. Ero molto curiosa. E contenta di partecipare.
Cose belle e buone.
Ho preso un po' di appunti, con attenzione. Cercando di capire tutto e di farmi un'idea ulteriore su questo device. In fondo si tratta di leggere libri, in modi nuovi. Ho scritto qualcosa in diretta su twitter, con quel computerino.
C'erano molte persone, alcuni amici, tutti esperti di libri, editoria, tecnologia e simpatia, perché è stato divertente dopo chiacchierare e scambiare pareri. Immaginate la cosa più bella del mondo per voi?! ecco, quella.
Sul mio taccuino ho scritto: "un momento importante per l'editoria!". Ho questa sensazione: non ho idea di cosa accadrà, ma mi pare di assistere a un momento di cambiamenti interessanti.
Dopo tutti questi eventi, emozioni e sensazioni adesso comunque ho questa faccia qui. Picasso forse ne sarebbe entusiasta. Senza esagerare, però per giornate come questa dico che vale la pena stare al mondo.