Il lato positivo dell’essere appassionati di Orologeria e nello stesso tempo professionisti del settore, risiede soprattutto nel poter soddisfare le proprie
Longines Saint-Imier con cassa in oro rosa 18 kt. L2763.8.72.3
curiosità tecniche, direttamente e senza alcun intermediario.
Trovandomi fortunatamente tra le mani il nuovissimo Longines Saint-Imier L2.763.8.72.3, non ho resistito alla tentazione di effettuare una prova al cronocomparatore.
Ricordo ai meno assidui al mondo della tecnica di orologeria che questo strumento è paragonabile, nell’ambito orologiaio, alle funzioni che l’elettrocardiografo svolge in campo medico.
In realtà il cronocomparatore riesce a dare qualche indicazione in più, consentento di interpretare i grafici in modo da stabilire se e in qualche caso addirittura dove risiede un eventuale problema.
Naturalmente sta poi all’abilità del tecnico, oltre all’interpretazione, capire e diagnosticare il difetto e studiare la soluzione, sia in termini di strategia che di tecnica di intervento.
In ogni caso, il controllo al cronocomparatore costituisce in alcuni casi il controllo iniziale, e comunque sempre quello finale degli interventi di laboratorio.
E’ inoltre la prova più accreditata per determinare genericamente e in modo veloce la qualità dell’orologio in osservazione.
Riguardo a Longines L2.763.8.72.3 il test è stato superato molto brillantemente.
Sorvolando sul dato di beat-error, che non può che essere almeno buono in un orologio di questo livello, le risultanze sono riassunte nella seguente tabella:
—————– Amplitudine Scarto giornaliero
Posizione 1: 281° 000″
Posizione 2: 255° 000″
Posizione 3: 259° 000″
Posizione 4: 252° 004″
Posizione 5: 253° 007″
Posizione 6: 276° 003″
Vediamo ora di tradurre in prosa.
Le 6 posizioni sono quelle tecnicamente canoniche per un accurato controllo, e si riferiscono alle 6 condizioni diverse di funzionamento con il quadrante in alto, la corona in alto, la corona in basso, la corona a destra, la corona a sinistra e il quadrante in basso.
Lungi da essere un vezzo inutile, la marcia oraria controllata in tutte queste posizioni permette di verificare un’infinità di condizioni, a partire ovviamente dal corretto stato del bilanciere e alcuni dei relativi attriti con rubini e àncora.
L’amplitudine invece stabilisce l’angolo di oscillazione entro il quale opera il bilanciere, e deve assolutamente essere all’interno di un range compreso tra i 220° e i 300°.
Osservando la tabella, possiamo quindi rilevare che il risultato ottenuto, e misurato nell’ambiente sterile del laboratorio, con temperatura misurata in 24°, ha sentenziato a favore dell’alta qualità di questo modello.
L’esemplare in osservazione, infatti ha raggiunto l’eccellenza con un’amplitudine minima di 252° con l’orologio di taglio a corona in alto e corrispondente scarto giornaliero di 7″, fino ad una massima di 281° e 0″ di scarto con il quadrante in alto.
Questo risultato tecnico conferma l’alta qualità di questo modello e la grande affidabilità di Longines.
Non per nulla le caratteristiche di Longines L2.763.8.72.3 sono notevolmente positive.
Il movimento che lo equipaggia è il Calibro L619.2, derivante dal prestigioso ETA 2892A2 costruito dalla fabbrica di proprietà del colosso Swatch Group che possiede anche Longines.
La massa oscillante è dorata e lavorata finemente a “Cotes de Genève”, mentre i ponti sono rifiniti a “perlage”. Le tecniche di rifinitura non hanno esclusivamente una motivazione estetica, riflettono anche la cura e la pulizia della lavorazione dei componenti, particolari determinanti nella qualità anche in virtù del contenimento degli attriti.
Il vetro zaffiro anteriore e posteriore, consentono un’impermeabilità a 3 atmosfere.
La cassa in elegante oro rosa 18 kt., è splendidamente lucidata, dettaglio indispensabile per esaltare la bellezza della tornitura della lunetta.
Un’ultima segnalazione è meritata dal superluminova sulle lancette dorate, che dona praticità all’utilizzo del segnatempo, senza nulla togliere alla sua eleganza.