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Crossed

Creato il 14 febbraio 2016 da Misterjamesford
CrossedAutori: Garth Ennis, Jacen BorrowsOrigine: UK, USAAnno: 2008/2010
Editore: Panini Comics





La trama (con parole mie): a seguito di una misteriosa epidemia che tramuta gli esseri umani in veri e propri animali assetati di violenza, eccesso, sangue e sesso, un piccolo gruppo di sopravvissuti fuggiti da una cittadina della provincia americana inizia un vero e proprio viaggio della speranza attraverso la desolazione che è diventata il Paese alla ricerca di un passaggio verso Nord, in Alaska, dove pare che le possibilità di imbattersi nei ribattezzati "scrociati" sia decisamente minore.Un barista outsider e la sua coraggiosa collega, madre single con attitudini da leader militare ed un figlio da proteggere a tutti i costi, affiancano così sopravvissuti, esuli, disperati e coppie formatesi nella disperazione alla ricerca di un futuro che possa garantire loro la cosa più semplice del mondo: la vita.




Crossed




Da amante del Fumetto - per quanto negli ultimi dieci anni ne sia stato colpevolmente lontano - non potrò mai e poi mai smettere di ringraziare Garth Ennis, il Tarantino delle nuvole parlanti, se non altro per aver creato uno dei charachters e delle saghe che ho più amato nella mia vita di lettore: Preacher.Per lo sceneggiatore irlandese, però, le vicende di Jesse Custer hanno di fatto significato anche un peso da portare simile a quello che il già citato Quentin di noi tutti ha dovuto sobbarcarsi dopo aver regalato al mondo Pulp fiction: in ogni sua opera successiva, infatti, il marchio di fabbrica "Ennis" ha reso molti dei lavori di quest'ultimo terribilmente simili l'uno all'altro, e per quanto sempre divertenti, cattivi e tosti, decisamente meno incisivi di quanto non fosse la sua creatura più famosa.Non è da meno questo Crossed, volumone dal packaging prestigioso prestatomi dal mio fratellino Dembo, che mi sono goduto senza ritegno ma che, al contempo, ho considerato come un'opera fortemente derivativa che sfrutta clamorosamente l'approccio del vecchio Garth e tutti i clichè che il lettore si aspetta quando apre un fumetto scritto dal bad guy irlandese: dunque violenza selvaggia, tanto gore, sangue a fiumi, improperi e via discorrendo, conditi da un setting che pare un ibrido tra 28 giorni dopo, The walking dead e quel Capolavoro videoludico di The last of us.Se, dunque, il lettore è giovane e lontano dalla grande tradizione del survival zombie da Romero in avanti, potrebbe addirittura trovare irresistibilmente figo un lavoro come questo, ma per i più stagionati l'impressione è che Ennis stia da un ventennio marciando solo ed esclusivamente sul fatto che da lui ci si aspetta sempre e comunque una cosa "alla Ennis": non voglio però sminuire troppo un prodotto godibile ed in grado di stimolare riflessioni profonde almeno in un paio di occasioni - l'eccidio dei bambini abituati ad uccidere "scrociati" ed umani, la rivelazione del compagno di viaggio a proposito della sua natura di omicida, il pensiero legato alla natura degli scrociati, di fatto emanazioni estreme della Natura umana -, che senza dubbio non nega il talento di Ennis come sceneggiatore e dimostra una dose consistente di pancia, un buon ritmo ed una scorrevolezza invidiabile per essere di fatto una miniserie uscita non in volume ai tempi dei suoi esordi e giocando tra presente e passato di narrazione.
Nel mio caso, ho cercato di non considerarlo soltanto una produzione ludica o volutamente eccessiva - come ad esempio pare far sembrare la pessima introduzione dell'edizione deluxe italiana, che cita come esempi, a sproposito, immondizie come A serbian film -, quanto una riflessione - per quanto a suo modo scontata - a proposito di tutto quello che potremmo combinare se privati di convenzioni sociali e regole dettate dalla Legge, o vivessimo in un mondo governato, banalmente, dalla Legge della giungla, per le strade del quale sopravvivono i più forti e i più cattivi, quelli pronti a tutto per liberare ogni peggior istinto e pensiero che sia possibile coltivare.
In questi termini, Crossed offre risvolti decisamente intensi ed umani nel corso dell'epopea che vede i protagonisti perdersi e ritrovarsi lottando sia contro gli infetti che contro la progressiva perdita di se stessi: da questo punto di vista, è lecito, ed appunto umano, chiedersi come ci comporteremmo noi, in un mondo senza regole.
Più facile dare una risposta razionale, che istintiva.
Ma in questi casi, l'istinto fa sempre più male.
MrFord
"I carry the cross, if Virgin Mary had an abortion
I'd still be carried in the chariot by stampeding horses
had to bring it back to New York
I'm happy that the streets is back in New York
for you rappers, I carry the cross."

Nas - "The cross" -

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