Magazine Cucina

Crostini al fegato di razza

Da Monica @ricettefv
Ci sono delle cose su cui sono completamente ignorante, forse perchè non solo non ho mai frequentato una scuola di cucina ma non ho nemmeno mai fatto un corso di qualche ora. Ci sono diverse cose commestibili che io di mio mai mi sognerei di cucinare, e forse non sono la sola. Toglietemi una curiosità, voi sapevate che il fegato di razza è una lecornia? Lo avete mai preparato in un qualche modo? O anche voi, come me, d'istinto lo avreste regalato al gatto o alla pattumiera?
Mi ha fatto venire il dubbio il mio compagno, e tanto per non sbagliare ho controllato in rete scoprendo così il mio errore! Ho trovato pochi ma significativi consigli su come prepararlo, qualche ricetta mancante di tutti i dettagli interessanti e praticamente nessun commento su quale fosse il suo gusto. Complici i gatti che s'erano già rimpinzati con ben altro, ho provato a fare a modo mio (strano, non succede mai!) e ne sono saltati fuori questi crostini.

Crostini al fegato di razzaIngredienti:- pane spesso e compatto (io, quello della macchina del pane)- una noce di burro- 4 fegati di razza- due rametti di timo- saleProcedimento:Pulite i fegati eliminando la cistifellea, quel sacchetino appeso al fegato, senza romperla. Immergete quindi i fegati in una terrinetta di acqua tiepida, lasciandoveli un'oretta (non preoccupatevi se nell'intanto l'acqua si raffredda).
Trascorso questo tempo scaldate il burro in una padella non troppo capiente, assieme al timo ben sminuzzato. Quando il burro avrà preso temperatura cuocetevi i fegati, interi, fino a che non inizierrano a rompersi formando una crema scura.
Cospargete con i fegati così cotti delle fette di pane, tagliate spesse e fatte dorare in forno. Servite subito.
Consigli:Questa ricetta è la rivisitazione in chiave semplificata di quanto riportato nel libro "il tesoretto della cucina italiana". Mi fa molto piacere potervi citare questo libro, che raccoglie 1.500 ricette della tradizione italiana, scritto da Giuseppe Oberosler.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines