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Crowd-Loving

Creato il 06 luglio 2015 da Pedroelrey

Il recente arrivo di Kick­star­ter nel nostro Paese san­ci­sce defi­ni­ti­va­mente la rile­vanza del cro­w­d­fun­ding anche alle nostre lati­tu­dini. Forma di finan­zia­mento di idee, di ini­zia­tive, che riguarda, anche, il com­parto edi­to­riale in cui a fronte di per­dita di posti di lavoro e sta­ti­cità dell’offerta in molti casi gruppi di gior­na­li­sti scel­gono que­sta strada per ten­tare di lan­ciare la pro­pria ini­zia­tiva, la pro­pria testata.

Quando, al ter­mine della cam­pa­gna, di suc­cesso, di cro­w­d­fun­ding in soste­gno alla rea­liz­za­zione dell’edizione 2014 del Festi­val Inter­na­zio­nale del Gior­na­li­smo di Peru­gia com­men­tai le ragioni del buon esito dell’iniziativa coniai un neo­lo­gi­smo par­lando di crowd-loving per defi­nirne, in estrema sin­tesi, la natura.

Allora una comu­nità di per­sone, suf­fi­cien­te­mente nume­rosa, si aggregò spon­ta­nea­mente, in appa­renza, per soste­nere il festi­val. In realtà, osser­vando le con­nes­sioni ed i nodi prin­ci­pali, come mostra l’immagine sot­to­stante, si nota come diret­ta­mente o indi­ret­ta­mente la comu­nità di per­sone fosse già inter­con­nessa e attiva e si trat­tasse “sola­mente” di attivarla.

Crowdfunding ijf14

Per un’iniziativa dal buon esito sono molte quelle fal­li­men­tari. Il prin­ci­pale motivo risiede nella non com­pren­sione del fatto che il cro­w­d­fun­ding ha biso­gno, appunto, di crowd-loving, di comu­nità di per­sone aggre­gate intorno ad un valore comune come con­fer­mano i molti casi inter­na­zio­nali.

A memo­ria, per quanto riguarda il pano­rama nazio­nale, il mag­gior caso di suc­cesso che si ricordi è quello de “Il Fatto Quo­ti­diano”, unica testata soprav­vis­suta tra quelle lan­ciate nell’ultimo decen­nio, che ben prima di uscire in edi­cola [e online] fu capace di aggre­gare una comu­nità di per­sone intorno ad un valore e ad otte­nere il loro soste­gno eco­no­mico otte­nendo un numero straor­di­na­rio di abbo­na­menti ancor prima che uscisse il gior­nale sulla fidu­cia, in base all’identificazione, al sen­tore comune di quel vasto gruppo di individui.

Qua­lun­que sia la vostra idea, il vostro pro­getto edi­to­riale, iden­ti­fi­cate i valori comuni tra la vostra ini­zia­tiva e quella di un gruppo di per­sone, potre­ste addi­rit­tura sco­prire che que­sta comu­nità, que­sto insieme di comu­nità già esi­ste e dovete “sem­pli­ce­mente” entrare in rela­zione con loro e attivarla.

Il cro­w­d­fun­ding non è que­stione di soldi, ma di comu­nità, di crowd-loving, senza com­mu­nity mana­ge­ment non vi sono pos­si­bi­lità di successo.

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