Dal punto di vista filosofico, ma anche economico, questa seconda strategia di finanziamento è quella che meglio si sposa con l'Open Source.
Questo perché ribalta la piramide del reperimento delle risorse; invece di avere un elemento centrale munito di capitale che finanzia più progetti abbiamo un gruppo di finanziatori che, con un minor investimento procapite, supportano un progetto.
Di cosa ho bisogno per reperire le mie risorse? Argomento vasto quanto aleatorio, ma sono necessari alcuni elementi fondamentali, vediamo quali:
- una buona idea, non è detto che debba essere originale l’importante è che sia valida e soprattutto utile;
- background, knockout e reputazione, spesso le piattaforme di crowdfunding non offrono garanzie che il progetto venga realizzato o che i soldi donati vengano realmente utilizzati per quella iniziativa, motivo per il quale i finanziatori saranno più avvezzi ad investire su promotori di comprovata capacità e fiducia;
- definizione, pianificazione e comunicazione, molti progetti falliscono proprio a questo punto, progetti non ben definiti, programmi di sviluppo disorganizzati, poca chiarezza e scarsa capacità di comunicazione sono gli scogli più aguzzi da superare.
Quali sono le piattaforme più usate? Le piattaforme sono tante, tantissime, forse troppe. Chiedete a Google se non ci credete. Come scegliere la piattaforma più adatta a noi? La scelta migliore è quella che ci permette di entrare in comunicazione con i potenziali interessati, quindi è indispensabile capire qual è il nostro bacino d’utenza e poi valutare la piattaforma più adatta alle nostre esigenze. Voi cosa ne pensate del crowdfunding? Affidereste un vostro progetto a questa forma di finanziamento? Finanziereste un progetto?
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