Il nostro Paese arriva primo nel fissare le regole sul crowdfunding Italia, cioè sul finanziamento online alle start-up
Il nuovo regolamento sul crowdfunding Italia è stato pubblicato sul sito della Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) e traccia le linee guida per le piattaforme online che si occupano di raccogliere il risparmio, da parte di operatori diversi da banche e Sim (Società di intermediazione mobiliare), finalizzato al finanziamento alle start-up.
Tale possibilità era stata prevista dal cosiddetto “Decreto Crescita 2.0″ o “Decreto sviluppo bis” ed aveva affidato alla Consob l’incarico di stilare le regole del crowdfunding Italia.
Ora l’Authority ha stabilito in che termini tale operazione possa avvenire. La Consob è quindi la prima
istituzione al mondo nella regolamentazione del settore e, grazie a questa serie di norme, gli investitori godranno di maggiori tutele per i propri investimenti.
I paletti per i finanziamenti da parte di persone fisiche sono fissati a 500 euro per singolo investimento e fino ad un massimo di 1.000 euro annui; da parte di aziende a 5.000 euro per singola operazione e massimo 10.000 euro annui. Entro questi limiti è prevista la semplice risposta alle domande sulla consapevolezza dei rischi dell’investimento.
Per cifre superiori, per mettere al riparo gli investitori da eventuali truffe e raggiri, il portale dovrà agganciarsi ad una banca o Sim, la quale dovrà delineare il profilo di rischio, che dovrà essere comunicato all’investitore. Solo dopo essere stato debitamente informato, questi potrà decidere se procedere o meno all’investimento.
Vengono inoltre introdotte una serie di regole comportamentali ed un registro che raccoglie la lista dei portali online che godono dell’abilitazione alla raccolta.
Fino ad oggi erano autorizzate al crowdfunding Italia soltanto banche e Sim, mentre ora potranno svolgere questo ruolo tutti i portali abilitati e inseriti nel nuovo Albo. I soci e gli organizzatori del sito devono possedere i requisiti di onorabilità e professionalità, nel senso che non devono essere stati condannati penalmente e non avere procedimenti penali in corso. Inoltre, gli organizzatori devono possedere anche conoscenze in materia giuridico-economica e di tipo informatico.
I gestori che non rispettano le norme stabilite dal regolamento della Consob sul crowdfunding Italia rischiano per prima cosa la sospensione fino ad un massimo di 90 giorni in via cautelativa; in seguito, una volta che la violazione venga accertata, il portale rischia di ricevere una multa e può essere sospeso da un mese fino a un massimo di quattro. In alternativa il portale può essere eliminato dal registro dei siti abilitati e non potrà più operare.
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