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Croxetti: pasta del Levante ligure

Da Traveltotaste

Spesso vado alla ricerca di ingredienti insoliti e di nicchia. Mi piace sperimentare e quando trovo qualcosa che nonCroxetti: pasta del Levante ligure conosco, prima lo acquisto e poi valuto come prepararlo.

E’ capitato così anche con un tipo di pasta che non solo non avevo mai assaggiato ma non avevo mai nemmeno visto, i croxetti o corzetti.

Assomiglia, vista nel sacchetto, ad un mucchio di monete decorate da un disegno.

Il suo nome deriva proprio dal fatto che ogni singolo pezzo sia fregiato da una piccola croce.

Un’altra teoria sostiene, però, che si tratti di una variante di una tipologia di pasta provenzale, i Crosets, da cui derivano anche le orecchiette pugliesi.

La nascita di questo tipo di pasta, bella ed unica nel suo genere, risale al Rinascimento quando ogni famiglia aveva il proprio stampo con lo stemma di famiglia, una coppia di incisioni diversa su ogni faccia. L’idea era quella di ricordare ai commensali l’importanza del loro signore in un periodo storico in cui era importante sottolineare la propria supremazia.

Per la sua bellezza veniva servita durante i pranzi ufficiali ed ancora oggi si utilizza nei banchetti di nozze con le iniziali degli sposi.

Gli stampi sono formati da due parti ricavate da un unico pezzo di legno che pare influenzi il gusto della pasta. Per

Croxetti: pasta del Levante ligure
questo motivo viene utilizzato solo legno che non contenga tannini che potrebbero rilasciare un sapore amaro.

La parte inferiore ha il bordo tagliente mentre la parte superiore è intagliata a mano da abili artigiani con il disegno che rimarrà impresso su ogni disco di pasta.

Il disegno inciso non era uno sfizio nobiliare ma un trucco perché la pasta trattenesse meglio il condimento.

Originariamente era un tipo di pasta fresca, mentre oggi si trova anche secca, e la ricetta prevedeva l’utilizzo di molte uova, circa dodici per chilo di farina, e semola di grano duro con qualche variante verde agli spinaci o con farina di castagne.

Se avete la possibilità di andare in Liguria ed acquistare questi bellissimi stampi potete provare a realizzarla a mano. Io mi sono accontentata di quella secca, se pur di ottima qualità, condita con un sugo di pomodoro, tonno fresco, finocchietto selvatico ed un soffio di peperoncino.



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