Crozza a Sanremo e per i Troll scatta il Ban

Anche oggi ci ritroviamo a parlare di Satira, a differenza di ieri, fatta da altri.
Come saprete, immagino, tutti, ieri è iniziato Sanremo.
Il festival della canzone italiana. Avrei qualcosa, molto, anzi, da dire su questa definizione, ma non è questo il momento.
L'unica cosa che ci interessa al momento è che io Sanremo non lo seguo, mai seguito fin da bambino, se non quando so che appare qualche comico/autore di satira, in modo da sapere per certo che mi divertirò.L'anno scorso fu cosi per Benigni.
Due anni fa per i pezzi di Luca e Paolo.
E cosi via. (Ci sono stati altri prima? Fino ad allora non l'avevo filato di striscio, comunque).
Ieri sera, a Sanremo, c'è stato Maurizio Crozza, uno dei più grandi comici Italiani, magistrale comico satirico, e uno che mi diverte e fa pensare molto.
Cosa c'entra questo con i Troll, direte?
Beh, è che a Sanremo, ieri sera, c'è stato un Troll, o forse alcuni, non ho visto bene.
Sta di fatto che dopo l'entrata di Crozza sul palco dopo il pezzo su Berlusconi, iniziano una marea di insulti dalla platea.
Il comico genovese, lo si vede, e giustamente, sembra amareggiato, nonostante gli applausi scroscianti che tentano di mettere in silenzio i troll della situazione.
Nemmeno l'intervento di Fazio, che appella al buongusto e all'educazione fa effetto, ma si sa, i troll non ascoltano discorsi. 
"Ti vogliamo fuori, pirla". Questo il registro base del, o dei, troll.
Parlare per assoluti e insultare, anche se tutti gli altri ti dicono che non sono d'accordo con te.
Nonostante questo, nonostante si sapeva che Crozza sarebbe andato a Sanremo, lui voleva imporre la sua visione, che ora, berlusconiano o no, era di cafone e ignorante, ma scatta il ban.
La sicurezza lo butta, o li butta, fuori, per far tornare la pace e far continuare il pezzo al comico. 
Grandissimo come sempre, il suo Bersani è sempre uno dei migliori personaggi (Mitica la battuta "Se c'hai una spina nel fianco, non metti mica in carica il cellulare, porco boia." ), ma anche il resto sono stati mitici: Ingroia e Montezemolo.
Dopo un po', quindi, l'amarezza è scemata, e la sua verve unica è tornata, permettendogli una performance grandiosa.